Questo qui non è un album, è un caso emblematico della pseudo-scena indie italiana.
Probabilmente stiamo parlando del fenomeno più costruito della rete italiana che va da Myspace a Rockit, l’attenzione dei blog è stata calamitata e le chiacchiere sono cadute a valanga addosso a questo tizio con la pettinatura afro e occhiali da nerd ed orgoglioso portatore della bandiera di geek, manifesto di come essere “sfigato” faccia tanto figo in una scena musicale che non ha mercato, non ha veri riscontri popolari e sul quale si staglia sempre l’ombra di qualcosa che sa di poco chiaro, o di inverosimile.
La Storia:
Nel dicembre del 2006, Maolo Torreggiani, fratello di Emilio dei Settlefish, in un pomeriggio che si rompeva i maroni a casa sua a Bologna, invece di studiare sui libri di filosofia, si mette nella sua cameretta a smanettare su un paio di groove box. Ne escono fuori un paio di canzoncine che pensa bene di sbattere sul suo myspace inventandosi di sana pianta una band. Questo è il bello della tecnologia, qualsiasi ignorante di musica può studiarsi il manuale di un synth o roba simile, stare a smanettare con fruity loops. Grazie a dio esistono i patterns, così come esistono i templates delle pagine web.
Leggenda vuole che non passi manco un mese che subito la Kirsten's Postcard lo nota fra le milioni di band che cercano attenzione in qual carnaio spaventoso di myspace (di solito è sempre così, nessun VERO artista manda i suoi brani in giro, sono le etichette che gli piovono letteralmente addosso), è subito colpita dai brani (registrati in maniera mediocre come può fare solo uno che lavora a casa sua sul suo normalissimo pc) che gli offre di registrare un demo di 2 brani per loro che esce a febbraio del 2007.
La situazione è d’oro: questa è una band che non solo non esiste, ma non ha nemmeno mai fatto un live in vita sua, bisogna fargli fare assolutamente un intero album!!! A questo ci pensano ben 2 etichette, la My Honey e i Dischi dell’amico immaginario. Arriviamo quindi fino a settembre, eccolo qua l’album, ma non un semplice cd, tzè pivelli, questo è un concept album sulle varie sconfitte sentimentali ed emozionali della vita (nota bene: la indie-people è molto sensibile ed esprime il suo dolore abbracciando gli altri in un tripudio di maglioncini a righe e quadri). Perché se sei un geek è molto opportuno sottolinearlo molto e spesso, per cui è meglio mantenere la classica equazione occhiali&vestiti da nerd = indie-sfiga = zero gnocca. E così il cerchio si chiude su tutto quello che è l’immaginario costruito per vendere un prodotto ad un certo target. Su rockit esce anche la trionfante notizia “My awesome mixtape è già a 1000 copie” ma il tono, comparato con il presunto venduto (sarebbe parte del venduto anche il cd che mi è stato recapitato?), ha un che di paradossale.
Fino a qui non mi pare di aver visto niente di nuovo. Ascoltando l’album, pure qua mi pare di non recepire niente di nuovo. Ma si è tanto chiacchierato intorno a questo tizio che cavolo pure a me è venuta voglia di parlarne un po’! E poi rockit si è impegnata così tanto per questo cristiano, almeno quanto si è impegnata per sbolognarci i Canadians! Una recensione se la meritava….
…ah dite che in tutta questa manfrina ci sono solo chiacchiere e non parlo del cd?
Maddai.
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