"Ecco marzo, il terzo mese,
che, scrollando i folti ricci,
un po’ matto e un po’ cortese
fa le smorfie ed i capricci."

Due tra le massime entità Grindcore si incontrano nell'inverno del 1988. Poche ore di registrazione ed il ferale pasto è servito.

Sei brani dei Napalm Death e quattro dei giapponesi S.O.B. (acronimo di Sabotage Organized Barbarian). Non arrivano ai dieci minuti di durata.

Iniziano gli inglesi con ancora in formazione Lee Dorrian alla voce e Bill Steer alla sei corde; Bill ha sempre citato i colleghi nipponici come fonte di ispirazione per "Scum" e soprattutto "From Enslavement...". L'abituale spappolamento sonoro: un bombardamento a tappeto di putrido Grind; rumorismo sonoro con pezzi brevi e tiratissimi. L'asfittico growl di Lee a "ricamare" il tutto; "Understanding" dura SETTE secondi (immondi ci aggiungo).

Rispondono i ragazzi del sol levante; irrefrenabile Hardcore-Punk, con la voce di Tottsuan che è un martirio uditivo da tanto tirata: le corde vocali e le corde delle chitarre sembrano doversi spezzare da un accanimento così feroce. Brani abrasivi, tra furia iconoclasta e disperazione; totale perdita di controllo.

Il vocalist dei S.O.B. si suiciderà buttandosi sotto un treno nel 1995.

"Fischia e morde, piange e ride,
ed ingemma il colle e il prato
mentre, ancora, il vento stride…
Ma l’inverno è terminato."

Ad Maiora.

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