PREMESSA: questa è la mia prima vera recensione e spero di soddisfare qualcuno, anche se so di essere un pessimo recensore.
2004, esce il nuovo, strepitoso, strabiliante, immenso e infinito disco di una dei più grandi one man band mai conosciuti prima di ora: Nargaroth, autore quasi alla pari del noto Burzum se non più bravo (questo, quando Burzum è stato arrestato e condannato alla massima pena di 21 anni di carcere, ma questa è un'altra storia). La prima canzone, ovvero "Love Is Always Over With Ejaculation", è semplicemente un intro del disco, quindi, nulla di che. La seconda, "Be Dead Or Satanic", è invece un' ottima canzone, ma con un sound non troppo buono. Poi viene "Satan Industries", buona canzone con sound non molto migliore della seconda e poco cantata, ma assolutamente da non buttare.
Segue "Thinking Below The Oceans", canzone non cantata (non penso che la voce siano quelle specie di ululati e cigolii), con dei riff di chitarra un po' ripetuti e non proprio un'ottima canzone. Passiamo ora alla numero 5, ovvero "Black And Blasphemic Death Metal", con dei growl spaventosi. L'unica cosa è che la batteria si fa sentire pochissimo. La sesta, "A Tear In The Face Of Satan", è un po' come la quinta, ovvero growl spaventosi, ma la batteria si sente poco. La settima, "The Dark Side Of Moon", titolo che mi ha ispirato moltissimo (non so voi), è in realtà una un intermezzo (delusione a me), niente di speciale insomma, con rumori vari (che tra l'altro non ho nemmeno capito cosa rappresentino, ma andiamo avanti). Viene "Hunting Season", bellissima canzone, ma, come al solito, con la batteria quasi inesistente. Infine c'è "I Bring My Harvest Home", forse la migliore canzone dell'album, dove la batteria si sente meglio (solo all'inizio), e poco cantata (è cantata solo all'inizio).
Insomma, è un album moooooolto bello, però manca solo la batteria, che si sente poco. Saluto tutti e grazie per aver letto questa recensione.
Elenco e tracce
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