Non credo ci sia un motivo specifico, ma questi Nasty Farmers sanno come farsi amare. Il loro debutto omonimo (uscito circa un paio di anni fa) ci mostrava una talentuosa stoner rock band, che poco – o nulla – aveva di che spartire coi trend odierni. Oggi con “The Strawman Fallacy” li ritroviamo più in forma che mai e in questo caso con un artwork degno degli horror movie di Rob Zombie. All’interno del disco si respira forte un’aria 70’s, con canzoni che forse hanno perso quella componente stoner alla ricerca di un sound volutamente rock vecchia scuola. Basta infatti ascoltare brani come “Woodman”, “Strawman” e “Faulty Reason” per rendersi subito conto di come questa band sappia muoversi con grande abilità in questi territori, dando alla voce il ruolo di attore protagonista e al sound il compito di creare le giuste atmosfere. La semplicità insomma ha avuto la meglio e credetemi questo potrebbe essere il grosso punto a favore dei Nasty Farmers, fare le cose in modo semplice e intuitivo. Di sicuro nel disco d’esordio mancava ancora personalità (gli scenari spaghetti western proposti allora non erano affatto male, ma un songwriting abbastanza confusionario rendeva difficile l’ascolto), quella che invece troviamo oggigiorno in questo lavoro, forse meno “ruspante” ma sicuramente dotato di maggior fascino artistico.

Carico i commenti... con calma