All'altezza del secondo 27 del primo minuto della seconda traccia troviamo quello che a mio avviso rappresenta il punto più basso della musica estrema: con un ritornello come

"Sluts Of Hell, Cunts Of Evil

Sluts Of Hell, Slaves Of Satan"

"Sluts Of Hell" pone la propria forte candidatura come peggior canzone della storia del metal estremo; pensare che di oscenità questo genere ne ha viste tante: la brillante copertina di Carnivorous Erection (è peggio di come ve la stiate immaginando… ) dei Regurgitate, le sottili allusioni necrofile di "Love You In Decay" degli Antropofagus, gli Impaled Nazarene (perché discriminare, consideriamoli nel loro insieme!), l'elaborato concept dietro i dischi dei Caligualae Crucis, intenti in una filosofica dissertazione sul cammino delle feci umane fino alla cloaca ecc…

Che il Metal rappresenti spesso il cugino sfigato ed ignorante della musica "pop" non è mai stato messo in discussione; carriere come quella di Nattefrost aiutano però a capire in concreto cosa sia questo male che infanga un genere altrimenti così popolare (vedi il numero di band) e caratterizzato dalla presenza di musicisti dal grande spessore tecnico (Hoglan, Hellhammer, Roads, Di Giorgio, Matos… ).

Dai promettenti esordi con i primi dischi dei Carpathian Forest (fino a Morbid Fascination Of Death), via via il Nostro si è tuffato a capofitto in una serie di progetti agghiaccianti, sia sul lato della band madre, sia per quanto riguarda la carriera solista, che appunto si apre con questo "Blood And Vomit".

Specialisti ed appassionati del genere si sono letteralmente spaccati la testa nel tentativo di decifrare un'opera come questa: i più l'hanno additata come un'idiozia, pochi altri si sono presentati come difensori di quello che consideravano un lavoro d'avanguardia. Dopo la pubblicazione del seguito 'Nekronaut part 1', fotocopia del primo, l'interesse verso il personaggio è scemato, complice anche il picco di cattivo gusto raggiunto dai Carpathian Forest con le ultime uscite.

"Blood And Vomit" è un disco volutamente provocatorio: raccoglie canzoni scontate dai testi banali e stupidi, e risulta chiaramente, anche dopo un primo e distratto ascolto, una parodia del machismo legato al Black Metal (piacerebbe a Maledetta Primavera).

La generazione di band successiva alla prima ondata di Mayhem e Satyricon ebbe come scopo quello di proclamare la grandezza del Black Metal, sempre più accentuando l'elemento satanico, con risultati spesso pacchiani (testimoniati ampiamente da Gorgoroth, Enthroned, Tsjuder, Dark Funeral… ). Nattefrost ha sempre esternato il proprio disprezzo verso queste forme di esibizionismo, creando però un culto della propria persona in antitesi al True Back Metaller, scadendo a sua volta nel ridicolo culdesac; emblematiche le immagini del Nostro che gira nel backstage indossando una maglietta di Minni, facendo ballare la lap dance a due vecchiette on stage, sfoggiando un bassista in perizoma… Difficile dire quindi se con questo disco Nattefrost abbia voluto prendere in giro i "duri del black metal" cimentandosi con le loro tematiche, o abbia voluto proseguire tracciando sempre più in modo estremo le coordinate di quel personale modo di concepire questa musica.

Ciò che importa è che "Blood And Vomit" fa assolutamente schifo! I testi sono terribili e volutamente parodistici, dividendosi tra narrazioni di prostitute infernali, apocalissi cosmiche e messe nere; il cast di amici e personaggi che accompagna il Nostro durante l'opera non impedisce che anche la musica si orrenda e banale, trita e semplice, senza un filo di originalità, incentrata com'è su quelle coordinate Black ‘n'Thrash che hanno stufato anche nei Carpathian Forest. Come se non bastasse un paio di song ci mostrano Nattefrost alle prese con disturbi intestinali di ogni tipo, registrati e fissati in modo indelebile su disco!

Comunque lo si voglia considerare, "Blood And Vomit" (il titolo rende giustizia alla musica almeno… ) rappresenta perfettamente quel personaggio caricaturale che è oggi Nattefrost, vittima del proprio immenso ego, come Dani Filth, Shagrath e decine di altri buffoni che fanno del Black, e del Metal in generale, una sorta di Croce Rossa su cui sparare a volontà…

…e qualcuno l'ha definito un Genio…

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