Per festeggiare il compleanno giovedì scorso sono andato a vedere "Vacanze ai Caraibi", l'ultimo prodotto della ormai trentennale sequenza di Natale firmata fratelli Vanzina o Neri Parenti, a seconda dei casi. L'ultimo arrivato è stato diretto da Neri, che oltre al solito Christian De Sica e Massimo Ghini (che ormai ha sostituito l'omonimo Boldi formando una coppia ormai anche essa collaudata) dà un'opportunità anche a volti più o meno recenti del panorama televisivo. In particolare sono stati scelti tre personaggi che hanno avuto successo nell'anno 2003, per diverse ragioni: il "gieffino" Luca Argentero, la soubrette Ilaria Spada e il comico Dario Bandiera. C'è stato quindi un tentativo di riportare in auge i primi anni del Duemila. Ad essi tra gli attori principali si affianca la validissima Angela Finocchiaro, insieme a Ghini la miglior presenza nel film. Il film già: cosa vi aspettate dall'ormai consuetudinario "cine-panettone"? Le battute sono grossomodo le stesse, "ah li mortacci tua" et similia, l'uomo maturo che va con la giovincella, la coppia adultera... gli ingredienti sono sempre e sempre gli stessi, cambiano solo gli attori e un po' la storia. Nel caso particolare "Vacanze ai Caraibi" ruota intorno a tre storie: la storia di Christian De Sica e Angela Finocchiaro, che vogliono impedire il matrimonio tra la loro giovane figlia e Ottavio (Massimo Ghini), ma quando sanno che lui è ricco fanno di tutto per consentire le nozze; la coppia adultera Argentero-Spada, lui tutto intellettuale lei tutta burina; e infine Dario Bandiera, tecno-dipendente che anche su un'isola deserta si inventa con le pietre i computer, i cellulari di ultima generazione e il whatsapp della situazione. Nel complesso è il solito filmetto di Natale che strappa giusto qualche risata ma nulla più, e tra le peculiarità c'è da dire che è un film meno natalizio nell'ambientazione, non solo perché è ambientato ai Caraibi, ma sembra proprio che l'intento del regista sia stato quello di non dare una connotazione necessariamente natalizia. Nota positiva? A vederlo in sala C'ERO SOLO IO!!! E poi è arrivata una coppia, che si è seduta dietro di me e... vabbè, vi lascio immaginare, ero concentrato nella visione. Il fatto che eravamo solo in 3 dimostra comunque che il pubblico ha abbandonato queste produzioni di basso livello non solo culturale, ma anche scontate nel ripetersi perpetuo degli stessi cliché. I popcorn sono d'obbligo al cinema, aiutano a "digerirlo" meglio, e così ho preso pure un bicchiere. Ma comunque è stata solo una piccola trasgressione per il mio compleanno, in generale non consiglio di buttare così i soldi, né per i popcorn né SOPRATTUTTO per film del genere. Ps: il film l'ho pagato ben 7 euro :(

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