Gli ultimi dischi di Nick Cave sono di una bellezza impressionante.

Io non credo che "un musicista dopo il terzo disco abbia ben poco da aggiungere", come qualcuno sostiene in una delle recensioni di de-baser. Anzi. Certo, dipende dallo spessore artistico del musicista in questione. Ma quello o c'è o non c'è, c'è poco da fare.

Nocturama, dodicesimo lavoro con i Bad Seeds, esce dopo l'eccellente "No More Shall We Part" e, nonostante il titolo, ci presenta un Nick Cave più "diurno" del solito. A partire dalla copertina, insolitamente luminosa per un suo disco. E poi il titolo del primo pezzo, "Wonderful Life"... che succede, Cave ha definitivamente abbandonato l'inferno per dedicarsi anima e corpo al tema che l'ha sempre interessato di più, l'amore?
Bah, forse sì. E a me non dispiace affatto.

Mi basta la sua voce, sempre più bella. E gli ottimi Bad Seeds, una band in grado di assecondarla nel migliore dei modi. Sia nei pezzi più delicati, dove l'accompagnamento musicale sembra (sembra!) rarefarsi per dare enfasi al piano, che in quelli più "violenti", come "Babe, I'm On Fire", ultimo pezzo del disco: una tirata di 15 minuti dove Blixa Bargeld & Co. danno sfogo a tutta la loro energia mentre Cave elenca il mondo in quaranta strofe (v. sample).

Non vedo l'ora che esca il prossimo disco.

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