Se dovessi dire quale categoria di persone mi dà particolarmente fastidio, senza dubbio direi i radical-chic. Quella gente, ‘svagatamente' a sinistra, che sembra non abbia un cazzo da fare se non trastullarsi tra viaggi esotici, navigate solitarie in barca a vela, itinerari misconosciuti sulle strade dello slow-food e del buon vino costoso. Se c'è un canale fatto a immagine e somiglianza di questa penosa categoria, è indubbiamente il Gambero Rosso Channel, canale 410 di Sky, se ne avete voglia. La programmazione di questo canale è incentrata sull'opera di famosi e raffinati cuochi che, in men che non si dica, riescono a trasformare un pollo in una torta, una torta in una scultura, un piatto di pasta in un involtino. Il tutto con un savoir faire e un'affettazione, uno sfoggio assurdo di termini specifici, un'attenzione al minimo particolare da farti passare la fame e la voglia di cucinare a vita.
Il canale però, come ogni regime, contiene in sé stesso i germi della corruzione. La serpe in seno, l'anello mancante, il pugno nello stomaco (non solo metaforicamente) viene dall'Inghilterra, paese incredibilmente incapace di mettere insieme un pranzo ed una cena, diametralmente opposto al fasto e alla regalità dei cuochi d'Italia, paese dove, ormai, anche il mangiar bene è diventato un costume elitario, una moda.
Nigella Lawson, una bella donna, robusta e sana casalinga inglese, oppone allo slow food la cucina express, una cucina veloce e rapida, che, secondo lei, ti permette di fare bella figura senza troppa fatica. Ed è assolutamente stupefacente ammirare la svogliatezza e il pressappochismo con cui cucina qualsiasi tipo di pietanza, che ben lungi dall'essere sana, buona e con denominazione di origine controllata, è un confuso insieme delle più assurde schifezze mai messe in commercio. Che si tratti di carne, pasta, verdure o dolci, non possono mai mancare alcuni ingredienti fissi tipo: succo di limetta, sciroppo d'acero, tonnellate di burro, barrette di cioccolata e porcherie varie di cui non ho mai sentito parlare.
E poi lei che, non curante delle rigide tecniche nell'affettare i cibi, che fanno grande la maestria e la sprezzatura tipica dei grandi chef, taglia tutto con una bella forbice da cucina o mescola l'insalata con le mani. Roba da far inorridire i sofismi dei cuochi del Gambero. Roba da far inorridire chiunque. E comunque lei lo ammette, non è una cuoca professionista (te credo), e dallo UK ci dicono anche che sia famosa per qualche cos'altro.... E tuttavia, mi sento di dire evviva Nigella, la tamarreria in cucina. Nonostante la gastrite, fatti, non parole!
Special thanks alla sezione Debaseriani all'estero, nella fattispecie il nostro Sir Pedraelighe.
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