Mentre sui social, alla tv, per radio, sui giornali, al bar no perché sono chiusi, in molti si sforzano di convincerti di qualcosa, Trent Reznor e Atticus Ross mettono in FREE DOWNLOAD non uno ma due dischi in cui di parole non se ne spende manco mezza. Trattasi del seguito di quei "Ghosts" che a loro tempo divisero più o meno equamente gli ascoltatori tra chi li bollò come cagata immensa e chi gridò all'opera monumentale. Poi ci sono quelli ancora indecisi come me ma immagino non facciano testo.
"Together" è costituito perlopiù da tracce leggerine e malinconiche, incentrate su giri di pianoforte con giusto qualche suggestione elettronica a fare da corollario ma senza diventare mai troppo invadente. Almeno fino alla conclusiva Still Right Here, dove fanno capolino le chitarre e le drum machine e allora, è proprio il caso di dirlo, la musica cambia. Non ci è dato sapere quando e come il duo abbia scelto i titoli per i brani ma insomma, Out In The Open, Hope We Can Again, Apart, Letting Go While Holding On, sembrano davvero confezionati su misura per questo preciso momento.
"Locusts" col suo incedere decisamente più sostenuto e il suo carico di tensione palpabile, è un equilibrato contraltare alle eteree suggestioni contemplative del gemello. Non che si sfoci all'improvviso nel grindcore, il pianoforte e la manipolazione sonora rimangono protagonisti indiscussi, ma il ricorso più frequente ad altri strumenti (la tromba di The Worriment Waltz è davvero azzeccata) e il mood generale meno rilassato, lo rendono sicuramente la parte più dinamica dell'ascolto.
La si prenda come si vuole: furba mossa di marketing, raccolta di scarti data in pasto ai belinoni fan irruducibili dei NIN, solita reiterazione delle stesse quattro idee da vent'anni, progetto a lungo ponderato giunto a piena maturazione... A me ha fatto da sottofondo-piacevole-anzichenò in questi giorni di (mia) altissima instabilità umorale e surplus di tempo libero per pensare.
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