Le caratteristiche musicali del Depressive black metal sono abbastanza difficili da inquadrare. Se da un lato il genere propone tematiche quali la malinconia, la solitudine, la disperazione, la morte, il suicido e l'utilizzo prevalentemente di screaming strazianti, suoni taglienti caratterizzati da distorsioni sui toni alti, registrazione dei suoni spesso volutamente confusa, non ricercata e non del tutto pulita, e atmosfere solitamente cupe e claustrofobiche, esso si può differenziare notevolmente. Infatti c'è chi suona un Depressive black metal ancora molto aggressivo, dove i riffs taglienti propri del black metal lasciano spazio a giri di chitarra opprimenti e oscuri, o chi adotta un sound più vicino a quello europeo con lenti e marcescenti riffs di chitarra e un ritmo lento e dimesso; altri gruppi appartenenti al territorio europeo invece adottano ritmi meno legati al black tradizionale, molto più lenti ed ossessivi. Fiorente è soprattutto la scena Francese dove il genere si sta lentamente evolvendo, arricchendo il sound tradizionale con nuovi strumenti come pianoforte e chitarre acustiche. Uno dei gruppi più significativi di questa evoluzione stilistica sono i Nocturnal Depression.

I Nocturnal Depression sono uno duo di Grenoble, nato nel 2004 come band Black Metal; nello stesso anno pubblicano due demo di questo genere: "Suicidal Thoughts" e "Near to the Stars". Nel 2005 però con "Soundtrack for a suicide", il gruppo sposta le proprie tematiche e suoni verso altre "direzioni" più tetre, meste e dolenti... Nel 2006 il duo pubblica il primo Full-lenght ufficiale "Nostalgia - Fragments Of a Broken Past", album ricco di melodie deformate e strazianti, con una produzione grezza ma che lo rende ancora più "cupamente" interessante e affascinante. Quest'album è caratterizzato da brani profondi come ferite, in cui spesso prevale il pianoforte che funge da strumento principale, dove una chitarra minimale al massimo, non sempre precisa e seguita da una voce straziante e malata, interviene nel sound generale del lavoro. Il tutto crea delle ossessive melodie cariche di tristezza, disperazione e odio, che in alcuni brani, come "Nostalgia", rendono difficile trattenere le lacrime.

La prima traccia, "And Fall The February Snow" si apre con il suono del vento tra le cime degli alberi e l'arpeggiare calmo, malinconico e quasi dolce di una chitarra. Particolarmente eterea è la voce femminile che tra il sussurro e il canto infonde un aura di "grigiore". E' un brano suggestivo che sembra quasi voler consolare l'ascoltatore dalla tristezza di cui è intriso questo lavoro. A metà brano emerge dalle profondità la chitarra elettrica assieme allo scream rantolante e marcio di Lord Lokhraed e alla batteria, di Herr Suizid, che tiene un ritmo tra l'ansioso e lo spedito, sebbene la melodia iniziale rimanga presente fino alla fine del brano.

La seconda traccia ovvero "A Life To Suffer" è la più lunga della prima parte del disco: 15 minuti e 13 secondi di melodie (influenzate in parte dal doom)trascinate, decadenti, ripetitive e rallentamenti sonori ai quali si agganciano la voce filtrata e lo scream sofferente in forte sintonia con il titolo stesso del brano. Ma le parti più toccanti della traccia sono la sezione centrale in cui la canzone sembra quasi fermarsi, morendo in un breve silenzio e poi riprendendo vita grazie al pianoforte aiutato dalla chitarra sempre accompagnata da angoscianti grida, e la fine in cui i riff della chitarra elettrica sembrano invocare la pioggia, fondendosi poi e scomparendo nel temporale.

Con "Intermezzo Pt. I - Fragments Of The Past" si ha un momento di riposo da quando è iniziato il disco. Nonostante la sua ossessiva e ripetitiva "semplicità", si rivela uno dei brani più riusciti dell'intero lavoro, "infestato" da inquietanti e lontani sussurri...

La successiva "Suicidal Metal Anthems", non è altro che un tributo alle band preferite dal duo francese (tra cui Nargaroth e Burzum), in cui si fondono diverse sonorità Black metal e anche un po' di ambient nella parte finale del brano.

"Intermezzo Pt. II - Lie Broken And Lifeless", come la 3 traccia è caratterizzata da melodie più "calme" in cui domina il pianoforte e i toni disperati della voce di Lokhraed. Questo intermezzo ci introduce alla terza parte di questo intimo lavoro.

Si presenta finalmente la title-track "Nostalgia". Canzone unica, impegnativa e pesante di ben 20 minuti e 34 secondi che racchiude al suo interno il significato e l'essenza di tutto l'album, caratterizzata da melodie al pianoforte calme come quelle dei due intermezzi e, allo stesso tempo, da melodie invece dal carattere molto più depressivo e violento. Il testo di estrema arresa a questa disperazione che lacera l'anima, fa di quest' album un'opera completamente immersa nella tristezza e nella sofferenza.

La chiusura di questo lavoro è affidata a "In My Dreams" in cui lo scream sporco, atmosfere sperimentali, oniriche e riff di chitarra grezzi e distorti si diffondono nell'aria quasi elettrica attraverso echi penetranti e opprimenti, proiettandoci altrove rispetto a questa realtà umana verso profondità arcane.

In conclusione "Nostalgia - Fragments of a broken past" non è un disco per tutti; il genere in questione, la registrazione casalinga e grezza voluta volontariamente, i testi espressione di un forte dolore interiore, la voce "moribonda" e malata e soprattutto l'atmosfera di degenerazione che si respira da canzone a canzone, regalano al giusto ascoltatore un'esperienza malsana e difficile da scordare.

Elenco tracce e video

01   Intro - Fragments of the Past (04:26)

02   And Fall the February Snow (06:53)

03   A Life for Suffering (12:31)

04   Intermezzo - Lying Broken (05:13)

05   Nostalgia (16:38)

06   Outro - In My Dreams (08:32)

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