Un grande ritorno. Potenti. Tecnicamente invidiabili. Svedesi. Nessun vero capolavoro nella loro decennale discografia, ma sempre buoni prodotti all'insegna di un sound particolare, che in ogni episodio non ha mancato di presentarsi rinnovato. Insomma, ci sanno fare eccome. Dimissionato Anders Zackrisson dopo il bellissimo "The Sacred Talisman" del 1999, i Nocturnal Rites si affidano al ben più incisivo Jonny Lindkvist. La produzione del disco è nettamente migliore rispetto al precedente "New World Messiah", che resta in ogni caso un prodotto di ottima fattura nonchè uno dei migliori dischi della band.
L'apertura è affidata dal singolo "Fools Never Die", canzone di sicuro successo commerciale: trattasi di un metal estremamente melodico, compatto, senza troppi fronzoli, che arriva dritto al cuore dell'ascoltatore. Gli assoli di Nils Norberg si incastrano alla perfezione nei brani. Il disco è ben più puntato sull'heavy classico di quanto non lo sia sul power. Poche linee di tastiera, canzoni non troppo tirate. "Never Trust" è aggressiva al punto giusto senza arrivare a velocità impensabili, così come la bellissima "Still Alive", punta di diamante dell'intero album. Coinvolgente come non mai già su nastro, possiamo solo immaginarla dal vivo. I ritornelli dei vari brani sono studiati bene, entrano in testa e non vi escono più. Altra grande prova è "Something Undefined", anche se meno incisiva dei brani iniziali. Simile a quest'ultima è "Our Wasted Days", che però vanta di un ritornello stupendo, uno dei momenti più riusciti dell'intero lavoro. Decisamente più imponente è "Cuts Like A Knife", dove la vena power prende il sopravvento. C'è un uso più massiccio di effetti orchestrali, tempo di marcia e voci filtrate. "End Of Our Rope" è un'altra perla. Melodica, passionale, che mette in luce tutta la bravura di Lindkvist. Di cantanti così se ne sentono pochi. Bellissimo anche l'assolo di Norberg. "Never Ending" è un altro brano veloce, molto heavy, che risolleva i toni dopo la quiete delle ultime canzoni. "One By One" resta un pò anonima, tipico brano da riempimento che difficilmente si distingue dagli altri. Tornano le sonorità power con la conclusiva "Deliverance", strutturata in modo nettamente diverso. Potrebbe essere quasi una ballad. Coinvolgente.
Quasi nulla da buttare in questo disco, certo non originalissimo, ma comunque un lavoro eccelso che mette ancora al centro dell'attenzione questa band dalle più facce. Nella versione limitata avrete in più un DVD con quattro videoclip, tre tratti dal precedente "New World Messiah" e quello del singolo "Fools Never Die".
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Elenco tracce testi e video
04 Something Undefined (04:08)
Here we are, travelled on forever
Thought we had it all, never got that far
Carry on: tell us what we’re fighting for
Free us from what we are
Why is nothing meant to last?
Forever and ever
Trying to leave it all behind
We’re all afraid to walk away
Forever, wherever
Trying to find our peace of mind
Fighting for something undefined
Hollow one, on the edge of never
Thought you had it all, in the barrel of a gun
Point the way: shoot those blanks into the dark
Tell us we’re moving on
In the future or the past?
Leave it all behind...
10 Deliverance (05:00)
It’s like you said,
The world is growing colder
It’s in our eyes, we know
That it’s dying
No return, the weight is on
Our shoulders
So who do we turn to?
Where do we go now?
Their empty hearts,
Two faced and brazen
They turned their backs and tried to,
See it through
We know they’d all agree,
Tomorrow’s a memory
And it’s all because of you
We are calling for deliverance
Because we know it’s over soon
We are calling for deliverance
And we know, yes we know that we all
Wait for the call
It’s like they knew,
The world was going under
Here we are, left, torn asunder
Now that all is lost,
No one would disagree
That it’s all because of you
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