I None Of Us sono una alternative rock band nata nel '99 a Catania e nonostante i limiti imposti da una posizione geografica tutt'altro che congeniale in chiave musicale hanno saputo tener duro, togliendosi nel corso degli anni diverse soddisfazioni. Lavorare sulla propria musica al fianco di personaggi come Kurt Ballou (Converge), Mike Major e Alan Douches, nonché il suonare di spalla a Misfits, Satanic Surfers e Lagwag... Alt, ma stiamo parlando quindi di un progetto hardcore melodico?! No, e forse (anzi sicuramente) esibirsi al fianco di compagini più in target con la loro proposta non sarebbe stato male. Ma arriviamo al sodo ossia a "Black Foundation", quinto sigillo in una discografia tutto sommato onesta in chiave qualitativa. Il disco giova dell'esperienza maturata negli anni dai musicisti, al punto che potrei quasi definirlo un bel disco alternative rock. I suoni sono caldi e calibrati al punto giusto, il cantato sa essere graffiante nei momenti più "hot" e cullare l'ascoltatore nei vari episodi melo-oriented. La proposta dei None Of Us si avvicina musicalmente agli Staind degli anni d'oro, ossia con chitarre dal riff possente e quel muro sonoro che avvolge arrivando quasi a stordire. Ma fortunatamente il combo siciliano non si è limitato, anzi, ha cercato nel calore dello stoner (territorio già battuto nei precedenti album) quell'ingrediente utile a rendere l'impasto di pregevole fattura. L'unica cosa che mi è piaciuta poco di questo disco è la produzione della voce nelle parti melodiche, a mio avviso poco lavorata e gelida all'ascolto (il risultato doveva essere l'esatto contrario insomma). In conclusione pollice alto per i None Of Us e il loro "Black Foundation", un disco bello a iniziare dal suo artwork.

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