C'è un'atmosfera eletrizzata nel forum. La respiro a pieni polmoni, osservando in avvitamento le 11mila persone stipate sugli spalti. Per arrivare lì ho dovuto affrontare condizioni proibitive, una pioggia battente, il traffico intasato della tangenziale, il pantano della schifosissima neve, una fila interminabile ai cancelli. Ora mi godo con calma la mia meritata sigaretta, mentre il gruppo spalla si esibisce in canzoncine brit-rock'n roll spiccio stile Arctic Monkeys siamo bravi ma manca ancora qualcosa.
L'attesa si fa carica. Ormai ci siamo. Riesco appena a fare ancora un tiro e a dare un ultimo morso al mio panino cotoletta maionese melanzane che parte l'intro, con annesso effetto di luci scenografiche. Il tripudio generale accoglie il loro ingresso. Liam Gallagher si muove sicuro sul palco, cappottino fashion, occhiali da sole, posizione sghemba e voce mezza acuta mezza roca mezza strascicata che invece di venir fuori un papocchio mette i brividi. Partono con 3 4 canzoni molto veloci della serie stanotte sono una fottuta rock star, che scaldano il pubblico e danno al concerto un avvio fulminante. Molto belli anche i pezzi cantati da Noel, con la sua voce piu neutra ma apprezzabile: ballatone da cantare tutti insieme, accendini in mano e limonata durissima con la tipa che povera, non aveva il passaggio e non sapeva come venire, ma figurati non ci sono problemi abitiamo a due passi. Verso la fine i pezzi classici, da Wonderwall a Don't look back in anger, passando per le varie Champagne supernova, Supersonic, I'm outta time. Chiude la monumentale "I am the walrus", di beatlesiana memoria, con cinque minuti buoni di chitarre distorte, lancio del tamburello e uscita epica
Note negative: gli altri componenti un po bambocci immobili dimenticati da dio, la durata un po cortina, le canzoni del nuovo cd che anche dal vivo dimostrano la loro pochezza nonchè completo vuoto artistico. Per il resto, chi dice che gli Oasis fanno cagare dal vivo deve ricredersi: voce particolarissima, grande presenza scenica, repertorio a dir poco invidiabile. Liam sa coinvolgere e infuocare il pubblico senza spiaccicare una cazzo di parola, Noel è un musicista di livello.
Vi consiglio di andare a vederli in una delle prossime quattro date italiane. In mezzo a questa marmaglia brodosa emo-punk brufolosa e lordissima vale davvero la pena.
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