Gli Oasis sono stati una band simbolo del britpop britannico, guidati dai fratelli Noel e Liam Gallagher, noti per la loro rivalità, i continui cambi di formazione, le risse e una popolarità epocale negli anni '90. Icone working class, hanno segnato una generazione con melodie semplici, riff easy-listening, arroganza smisurata e una disarmante attitudine da stadio.

Formatisi a Manchester nel 1991, hanno venduto oltre 70 milioni di dischi nel mondo. Sciolti nel 2009 dopo l'ennesima lite tra i Gallagher, hanno pubblicato sei album in studio e numerose raccolte celebrative.

Gli Oasis scatenano tifo da stadio e crociate d'odio su DeBaser: c'è chi ne esalta la poetica working class e chi li affonda per arroganza, poca originalità e ripetizione beatlesiana. Tra leggende live, brani culto e britpop per tutte le stagioni, gli album iniziali sono idolatrati, i successivi assai meno. Qui si alternano confessioni da ex-hater, insulti creativi e amori eterni. Lasciali, odiali, ma non puoi ignorarli.

Per: Amanti di britpop, curiosi del delirio Gallagher, fan della polemica facile e nostalgici delle risse a Manchester.

 grandi musicisti? No, non credo proprio, le loro musiche sono per lo più banali e sempliciotte. Ottimi parolieri allora? Ehm, a dire il vero le loro canzoni sono il più delle volte un insieme di frasi messe assieme senza grande filo logico. Innovatori? No, non proprio, in fondo il loro è semplice pop, o per i più sofisticati brit-pop, ma la sostanza non cambia.

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 Non serve una conoscenza perfetta dello strumento per scrivere bellissime gemme acustiche come 'Wonderwall' e 'Cast No Shadow', neanche serve una lirica geniale quando la struttura musicale è semplice e immediata come 'Some Might Say' o 'Hello'.

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 Noel Gallagher ci aveva avvertito, gli Oasis non sono innovatori, non sperimentano, vogliono solo colpirti con canzoni semplici che sono instant classic e si incollano alle orecchie e al cuore al primo ascolto...

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 Gli Oasis non hanno fatto nulla di originale, ma sono riusciti a mescolare e riportare alla luce, soffiando via la polvere, diversi stili.

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 gli Oasis da ben 15 anni si muovono sempre sulle stesse coordinate principali: un anacronistico rock’n roll anni 70, un ossessionante riferimento ai Beatles, un richiamo continuo quanto fintissimo alla musica psichedelica, una traccia inconfondibile di facile Britpop.

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 Insomma mi dispiace che questi due coglioni abbiano deciso di sciogliersi, proprio adesso che cominciavano a piacermi, ecco l'incazzatura, e anche in patria saranno dispiaciuti, almeno a giudicare dalla gente presente al loro ultimo concerto , ed in bella vista sulla copertina di “Time Flies”.

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