L'altro giorno ero su e-mule e per caso digitando "Oasis" trovo un file di nome "Unplugged". Io dico scarichiamolo, aspetto 2 o 3 giorni e mi ritrovo scritto: Mtv presents Oasis e spunta Noel Gallagher con la sua fida chitarra che inizia a cantare da solo, senza il fratellino Liam e con una orchestra con tanto di violini, pianoforte, trombe, batteria e pure un armonica che secondo me è quella che da un tocco di particolarità in più al tutto. Insomma ho scoperto cosa era quel "Unplugged" e ho pure scaricato il disco.
Questo avvenimento è datato 23 agosto 1996 in occasione del Royal Festival Hall a Londra, Noel esibisce il meglio di "(What's the story)Morning Glory" e di "Definitely Maybe" con l'aggiunta di qualche b-sides sempre realtive ai due album sopraelencati. La serata viene aperta da "Hello", canzone iniziale di "(What's the story)Morning Glory" che cantata con la voce del più grande dei "Gallagher" sembra rendere di più. Dopo è la volta di "Some might say" un singolo che ha avuto molto successo e di "Live Forever" uno dei brani storici della band di Manchester e anch'esso canatato da Noel sembra ancora più bello.... boh! sarà l'atmosfera. Adesso è il turno del pezzo meglio riuscito della esibizione londinese: "The Masterplan". La canzone è già splendida di suo se poi ci aggiungiamo tutta la banda e quella armonica che avevo citato in precedenza diventa ancora più bella; da mettere i brividi addosso a chiunque. L'Unplugged prosegue con "Don't look back in anger", anche questa è da mille e una notte e finito questo brano tutte le persone presenti si alzano in piedi e tributano a Noel Gallagher una vera e propria standing ovation. La serata sembra finita ma siamo solo a metà perchè è l'ora della b-sides "Talk tonight" e succesivamente della bella "Morning Glory".
Lo show va avanti con "Round are way" che è una b-sides di "Wonderwall" come la più celebre "The Masterplan". Poi è il momento di "Cast no shadow" (dedicata a Richard Ashcroft, Leader dei "The Verve e grande amico del gruppo) che apre la strada al Capolavoro per eccellenza degli Oasis: "Wonderwall". Questo brano è quello che fa scorrere i titoli di coda sulla serata, ma anche questo è a dir poco pazzesco e pure lui cantato dalla voce più sottile e dolce di Noel rende qualcosa di più.
Alla fine della serata gli spettatori trbutano agli Oasis un'altra strameritata standing ovation. Con tutte cosiderazioni sulla (presunta) superiorità del maggore dei due fratelli, non voglio dire che Liam non serve a niente anzi senza di lui e del suo carisma il gruppo non sarebbe lo stesso. Voglio solo evidenziare la grande classe nel suonare la chitarra di Noel Gallagher e la sua ottima e melodica voce.
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