Daniel Lopatin si deve essere bevuto il cervello per generare questo nuovo lavoro. Brutto, veramente brutto , brutto senza spiegazioni plausibili.

Strutture musicali che uniscono concetualmente il Commodor 64 al mio vicino ubriaco che gioca con un programma per fare musica.

Una colonna sonora per un videogioco fantasy, la versione su pentagramma di Flash Gordon, il film. Progressioni che puzzano di stantio , di creme per brufoli. Improvvise aperture melodiche da spot pubblicitario unite a forza con ritmiche sentite e risentite . Un ritorno al futuro musicale. Un gioco della memoria mal riuscito che cerca di abbracciare nuove vie sonore, mancando in pieno il bersaglio

Forse la ricerca di una nuova via al pop elettronico. Forse un nuovo studio, la voglia di provare tutto insieme , come un pasticciere alla folle ricerca di creare la torta perfetta buttandoci dentro più ingredienti possibili, perdendo di vista il risultato finale.

Forse è un disco concettuale, di quelli che a parole sono anche interessanti ma poi li ascolti e ti fanno cagare.

Io ho avuto per alcuni secondi l'inquietante immagine di un essere con le le fattezze fra un Giovanni Allevi fatto ad ecstasy e Bob Sinclar.

Daniel Lopatin i tui precedenti dischi erano belli, mi piacevano. La cosa assurda è che questo disco potrebbe anche piacere.

Un grande passo falso. Come calpestare una merda in spiaggia.

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