Sei brani di cui una intro, questo quanto fatto dagli Open For Fun nel mini d’esordio d’esordio omonimo pubblicato a fine settembre da This Is Core Records. Rispetto all’EP d’esordio “They hope we’ll never find the answer” datato 2012 bisogna ammettere che il loro alternative rock si è senza ombra di dubbio elevato, portandoli però a non raggiungere un livello da poter definire perlomeno sufficiente. Questo perché le cinque canzoni proposte risultano innanzitutto molto simili all’ascolto e in seconda battuta viene a mancare forse l’elemento principale che una rock band dovrebbe avere nel proprio DNA, l’energia. “Open For Fun” è un lavoro che gioca molto sugli stati d’animo espressi nei suoi testi - cosa che può risultare interessante se ben interpretata soprattutto a livello vocale – evidenziando molto quel mood “nostalgico” che aleggia in tutto il mini. Musicalmente la band sembra essere attenta conoscitrice di ciò che va per la maggiore nelle radio charts d’Oltreoceano, mostrandosi se non altro abile a mettere in piedi strutture sonore che vanno in alcuni frangenti a richiamare il filone crossover dei tempi d’oro. Ma come detto in precedenza a mancare in questo lavoro è soprattutto il mordente, quella spinta che porta una band a trovarsi con una manciata di potenziali singoli all’interno della tracklist del proprio disco. Come detto inizialmente i miglioramenti ci sono stati rispetto al debutto discografico, quindi giusto lasciarli lavorare in attesa di quella giusta quadra che li porti a essere una band potenzialmente interessante ai più.
Carico i commenti... con calma