Questo lavoro, composto nel 1971 dagli Osanna insieme al maestro Luis Bacalov, è la colonna sonora del film di Fernando Di Leo "Milano Calibro 9".

Purtroppo non ho mai potuto vedere il film e quindi non so come una colonna sonora di questo genere si incastri nelle scene, perciò mi limiterò a commentare solo il lato musicale. Gli Osanna hanno da poco pubblicato il loro primo LP "L'Uomo", quando iniziano le registrazioni di questo album. Luis Bacalov si affianca alla band in fase di scrittura in 3 brani (Preludio, Tema e Canzona) e arrangia le intere partiture per orchestra.
Questo lavoro è contemporaneo al "Concerto Grosso" dei New Trolls, ma si discosta per una maggiore influenza rock. Anche se è considerato un lavoro inferiore a "L'Uomo" o "Palepoli", questo album ha il pregio di unire in soli 30 minuti tutte le influenze del sound degli Osanna.

"Preludio", dopo l'introduzione di flauto, presenta un'alternanza di parti orchestrali (violini e pianoforte) e di altre più hard (il resto della band) su cui viene ricamato il primo assolo di flauto. Il piano introduce "Tema", canzone che, al contrario della precedente, ammalgama l'anima più sinfonica e quella più hard in un'atmosfera lenta e struggente. Ci troviamo di fronte così alla prima delle 7 variazioni, in cui su una base tipicamente hard rock si innestano assoli jazz di sax e un coro gregoriano.
La seconda variazione è divisa in 3 parti: una prima lenta e vagamente psichedelica (grazie all'uso dello xilofono), una seconda acustica dove a sorpresa si sente per la prima volta la voce del cantante e la terza dove torna il tema della prima che diventa molto più ritmata nel finale grazie all'assolo della chitarra.

Le variazioni III e IV formano insieme una sola canzone: la III è dominata da un velocissimo assolo di flauto su una base di batteria e chitarra acustica, mentre la IV, introdotta sempre dal flauto, sfocia in un pezzo hard con degli strani vocalizzi nella parte centrale. Mentre la 5° variazione è un intermezzo per violini e batteria, la 6° varia da momenti duri ad altri più lenti in cui si sente nuovamente la voce, anche se filtrata.
L'ultima variazione non aggiunge nulla di nuovo e ripropone alcune fasi delle variazioni precedenti. Chiude l'album la stupenda "Canzona", a mio parere il miglior brano mai composto dagli Osanna, una bellissima ballata (cantata) per orchestra in cui la parte da protagonista la fa il piano, che scandisce il ritmo quando ci sono le incursioni di violini, flauti o chitarra e che sorregge il brano quando quando c'è solo la voce.

Una delle migliori colonne sonore che abbia mai sentito.

Elenco tracce e video

01   Preludio (00:00)

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02   Tema (00:00)

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03   Variazione I (00:00)

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04   Variazione II (00:00)

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05   Variazione III (00:00)

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06   Variazione IV (00:00)

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07   Variazione V (00:00)

08   Variazione VI (00:00)

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09   Variazione VI (00:00)

10   Canzona (00:00)

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  • ZiOn
    22 lug 06
    Recensione: Opera:
    .
  • shooting star
    22 lug 06
    Recensione: Opera:
    bella recensione e grande gruppo
  • fabbiu
    22 lug 06
    Recensione: Opera:
    io invece non ricordo la musica ma si il film. il film è bellissimo (ovviamente per gli appassionati del filone thriller-azione-crimine italiano anni 70)
  • iside
    22 lug 06
    Recensione: Opera:
    però voto solo Canzona che non sento da svariati anni. Ciao ciao dax
  • ZiOn
    23 lug 06
    Recensione: Opera:
    Tratto tra l'altro dal bellissimo romanzo omonimo di Giorgio Scerbanenco, fabbiu, uno scrittore da rivalutare, come l'intero filone poliziesco ;-)
  • Svariopinto
    25 lug 06
    Recensione: Opera:
    quest' album fa brutto.Caspiterina non li conoscevo,il piacere è tutto mio.A tratti Crimsoniano.
    zion : si scorgono campionamenti di dj shadow, in Variazione III per esempio.stargazer rispetto per il ripescaggio.
  • pippocalippo
    6 nov 06
    Recensione: Opera:
    Il film l'ho visto 15 anni dopo circa la scoperta del disco avvenuta 15 anni dopo circa la sua uscita.
    Il film non è sto' gran capolavoro, assimilabile ai tanti film del genere (Roma violenta, Genova violenta, Milano a mano armata, Mapoli incazzata, Bari cattiva etc. etc.) che comunque val la pena riscoprire per vedere quel che era il clima di quegli anni.
    Milano calibro 9, il film, oltre agli Osanna, avevano se non ricordo male, anche i New Trolls.
    A mio modesto parere, trovo migliore, pur se il contesto è completamente differente,
    la colonna sonora del Banco del Mutuo soccorso per 'Garofano Rosso' di Elio Vittorini (film stucchevole ambientato a Siracusa anni '20 del secolo appena finito).
  • DaveJonGilmour
    17 gen 07
    Recensione: Opera:
    Cazzo ma c'è già questa rece...grr volevo farla io...cmq il film è forse il miglior poliziesco italiano, eh, ha paura il commissario a mettersi contro l'americano, ha paura di finire in Basilicata, eh eh! La colonna sonora è magnifica, Bacalov è un gran maestro, e gli Osanna suonano davvero bene...Una domanda:nella scena dove lui va per la prima volta a casa della Bouchet, mente se la tromba, risuonano le note della magnifica "Shadows" dei New Trolls ( ...to die, to sleep, maybe to dream...ahhhh quant'è dolce sta canzone!)...ma nel film la suonano gli Osanna o i New Trolls???
  • DaveJonGilmour
    17 gen 07
    Recensione: Opera:
    uhm...nel disco Shadows non c'è...:-((((
  • stargazer
    19 gen 07
    Recensione: Opera:
    si, sta nel concerto grosso dei new trolls
  • DaveJonGilmour
    19 gen 07
    Recensione: Opera:
    si lo so, intendevo in questo disco qui recensito :-)
  • DaveJonGilmour
    19 gen 07
    Recensione: Opera:
    E già che ci sono correggo un errore nel mio post precedente: volevo dire, il commissario ha paura di osare oltre l'americano :-)
  • Anonimo
    20 gen 07
    Recensione: Opera:
    Suonano sia i New Trolls che gli Osanna, con la differenza che questo LP degli Osanna
    a me piace molto, mentre i Concerti Grossi dei New Troll li trovo stucchevoli:
    che differenza tra il maestoso Collage (senza Bacalov) delle Orme e Concerto Grosso...
    Chiaramente è solo un'opinione personale.
  • DaveJonGilmour
    22 gen 07
    Recensione: Opera:
    Certo che se prendi Collage come termine di paragone sono davvero pochi i dischi che non ne escono sminuiti..però senza Bacalov non penso che Concerto Grosso potesse essere migliore.
  • rafssru
    30 ott 23
    Recensione: Opera:
    La parte più interessante sono proprio le sette variazioni. Bella colonna sonora, 4 pallini.

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