“Negative Reflections” di Otaru è un disco autoprodotto tutto italiano e fa il verso ai Melvins, allo sludge metal e al noise rock strumentale. Si parte con “Aeon” sorta di intro melvinsiana e devota più alla parte drone metal del combo statunitense, solo basso iperdistorto di fuzz senza batteria. La parte interessante del disco viene poi con “Butterfly” e “Drunk” sorta di noise rock fulminante e stordente quanto basta con i loro cambi a rotta di collo e le distorsioni fuori controllo. “Filth” la quarta traccia è un giochetto atmosferico con sottofondo di tempesta o corrente d’acqua tumultuosa dove si innesta un basso pulito che punzecchia tra drone e ambient. “Void” (7’24’’) è un masso di stoner/doom fumoso e ripetitivo che stordisce e disorienta l’ascoltatore per la quantità di idee (prendo un pizzico di stoner metal poi una manciata di noise e quattro chicchi di sludge e ci farcisco la mia torta) ma il pezzo che vale l’ascolto del disco è l’ultima traccia “Witch” 7 minuti e quarantaquattro secondi con un arpeggio alieno che poi viene fatto esplodere con gli accordi (sempre di basso ma chi noterà la differenza con una chitarra?) e poi viene fatto deragliare con riff spezzettati e contorti in nome del sacro rumore. Buon ascolto.
otaru.bandcamp.com
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