10 Storie di musica. 3) Tommy Ramone (l’ultimo dei Ramones) Uncle Monk "Round The Bend"
Perché mica a tutti piace stare sotto ai riflettori! A Tamàs Erdélyi piaceva l’idea di mettere su un gruppo con quegli altri tre pazzi, ma lui voleva fare il manager, il produttore, insomma “l’eminenza grigia”. Ma, purtroppo, Joey con la batteria non ci sapeva proprio fare (e fu Tommy ad inventarlo cantante) e tutti quei cazzoni che venivano alle audizioni pensavano di suonare in un fottuto gruppo Heavy Metal!
Allora toccò a Tommy. Erano i “Fast Four”, quelli erano e (per me) saranno sempre i soli “Fast Four”.
Erano una famiglia. Sì, una famiglia. Però quei tre erano proprio stronzi: Johnny era un fascista del cazzo, Joey era troppo occupato a stare male e Dee Dee…. bhè Dee Dee non ci stava proprio con la testa!
Sul palco erano qualcosa di fantastico, ma fuori dal palco per Tommy era un incubo.
Tommy subiva ogni genere di scherzi ed angherie. Non era come loro e questo li infastidiva. Eppure alcuni dei loro pezzi migliori li aveva scritti proprio Tommy!
Dormiva tutto il tempo sul retro del loro furgone, aspettando che passasse. I soldi erano sempre pochi e Dee Dee li faceva fuori tutti quasi solo lui.
Una sera dopo essere stato costretto a bere piscio e birra, si sentì davvero male; il giorno dopo si sveglio tardissimo col suo vomito incollato in faccia e c’era un concerto da fare. Stava impazzendo.
Quando arrivò Marky, furono tutti sollevati.
Tommy voleva fare il produttore, e lo fece pure bene. Chiedetelo ai Replacements o ai Redd Kross o agli stessi Ramones (solo per citarne un paio).
Alla fine si mise a suonare bluegrass e folk con sua moglie Claudia. E gli Uncle Monk non erano neanche tanto male.
Se ne andò per ultimo, dopo gli altri tre, per un tumore al fegato. Sempre troppo presto: aveva solo 62 anni.
Quando morì tutti lo piansero come Tommy Ramone, l’ultimo dei Ramones.
Cose di Famiglia….
Perché mica a tutti piace stare sotto ai riflettori! A Tamàs Erdélyi piaceva l’idea di mettere su un gruppo con quegli altri tre pazzi, ma lui voleva fare il manager, il produttore, insomma “l’eminenza grigia”. Ma, purtroppo, Joey con la batteria non ci sapeva proprio fare (e fu Tommy ad inventarlo cantante) e tutti quei cazzoni che venivano alle audizioni pensavano di suonare in un fottuto gruppo Heavy Metal!
Allora toccò a Tommy. Erano i “Fast Four”, quelli erano e (per me) saranno sempre i soli “Fast Four”.
Erano una famiglia. Sì, una famiglia. Però quei tre erano proprio stronzi: Johnny era un fascista del cazzo, Joey era troppo occupato a stare male e Dee Dee…. bhè Dee Dee non ci stava proprio con la testa!
Sul palco erano qualcosa di fantastico, ma fuori dal palco per Tommy era un incubo.
Tommy subiva ogni genere di scherzi ed angherie. Non era come loro e questo li infastidiva. Eppure alcuni dei loro pezzi migliori li aveva scritti proprio Tommy!
Dormiva tutto il tempo sul retro del loro furgone, aspettando che passasse. I soldi erano sempre pochi e Dee Dee li faceva fuori tutti quasi solo lui.
Una sera dopo essere stato costretto a bere piscio e birra, si sentì davvero male; il giorno dopo si sveglio tardissimo col suo vomito incollato in faccia e c’era un concerto da fare. Stava impazzendo.
Quando arrivò Marky, furono tutti sollevati.
Tommy voleva fare il produttore, e lo fece pure bene. Chiedetelo ai Replacements o ai Redd Kross o agli stessi Ramones (solo per citarne un paio).
Alla fine si mise a suonare bluegrass e folk con sua moglie Claudia. E gli Uncle Monk non erano neanche tanto male.
Se ne andò per ultimo, dopo gli altri tre, per un tumore al fegato. Sempre troppo presto: aveva solo 62 anni.
Quando morì tutti lo piansero come Tommy Ramone, l’ultimo dei Ramones.
Cose di Famiglia….
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