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10 Storie di donne. (4) Shelagh McDonald Shelagh McDonald - Stargazer
Per @[Taddi]
Questa è una storia a cui tengo molto.
Sono i primi giorni di novembre del 2005 quando, alla porta dello Scottish Daily Mail, appare un fantasma.
Ha le sembianze di una donna di 57 anni, chiaramente segnata dalla vita ma di cui si intuisce una, passata, fulgida bellezza. Nessuno riconosce Shelagh McDonald, la stella scomparsa nel nulla un attimo prima di cominciare a brillare.
Era una predestinata, Shelagh: una presenza che non passava inosservata, una voce di cristallina limpidezza e tanti amici giusti. A cominciare da John Martyn che l'aveva conosciuta ancora adolescente quando lui stava cominciando a fare i conti col suo, immenso, talento.
Poi si erano persi di vista. Ma un bel giorno, John la vide passeggiare per Londra, scese dal Bus su cui stava viaggiando e se la portò dal suo manager Sandy Glennon.
Shelagh dovette aspettare che Glennon completasse i suoi impegni con un'altra cantante (una certa Sandy Denny), ma poi arrivarono due dischi strepitosi: "The Shelagh McDonald Album" e "Stargazer". Due dischi bellissimi (soprattutto il secondo), illuminati da un parterre di musicisti da mozzare il fiato: Richard Thompson, Dave Mattacks, Danny Thompson, Keith Tippett, Keith Christmas, alcuni membri dei Fotheringay e, nel secondo, con gli arrangiamenti agli archi di Robert Kirby (proprio quello di "Brayter Layter" di Nick Drake). "Stargazer" è un capolavoro, CA-PO-LA-VO-RO (e non dite che non ve l'ho detto!)
Non fece subito il botto "Stargazer", ma il cominciò, ben presto, ad assumere la forma di un classico. Così si decise di mettere mano al terzo LP di Shelagh, convinti che - ormai - tutto fosse pronto per il grande botto.
Ma Shelagh sparì.
Letteralmente inghiottita nel nulla, scomparsa dalla faccia della Terra, neanche i suoi genitori sapevano che fine avesse fatto. Sparita per 33 anni.
Poi, nel 2005, i suoi dischi vengono ristampati. Qualche giornale pubblica uno o due articoli su di lei, tra cui lo "Scottish Daily Mail" e l'articolo, per puro caso, finisce sotto gli occhi di Shelagh che, incredula, si presenta al giornale per raccontare la sua storia.
Un giorno si era svegliata ed erano passate tre settimane.... Sì gli acidi li fanno certi scherzi! Gli ci vollero mesi per riprendersi, non riusciva seguire i discorsi della gente, vedeva dovunque persone senza volto e la sua voce (la sua voce!) era andata.
Girovagò, visse di lavori saltuari e di sussidi statali, si sposò, lei ed il marito finirono a vivere in una tenda. Poi l'amore della sua vita morì.
E, improvvisa, la Musica tornò a bussare alla sua porta, sotto forma di un articolo dello "Scotish Daily Mail".
Vi ricorda qualcosa? Ritorni incredibili tipo Bunyan, Perhacs etc. etc.?
No, purtroppo, questa non è una favola a lieto fine. Shelagh ha una cartella grossa piena di idee, ma nessuno ha ancora deciso di fargliele incidere e lei, per prima non insiste. Non ce la fa. La sua voce non c'è più, lei non c'è
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