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3°: I LUPI
Un anno dopo Ballata per 4 stagioni, album musicalmente ottimo ma con dei pezzi non ancora nel pieno stile di Ivan, arriva un album leggendario che altro non è che una bomba contenente tutte le qualità di Ivan Graziani. Aiutato dal collega e amico Antonello Venditti, Ivan tira fuori dal cilindro un disco sporco e incentrato di più sugli arpeggi virtuosi alla chitarra. Il compito di accogliere l'ascoltatore spetta alla title track e già fa capire le intenzioni del lavoro: un riff di chitarra penetrante e leggero come una piuma fa da sfondo a una storia di guerra, dove i lupi citati altro non sono che dei semplici soldati diretti sul campo di battaglia, e nel ritornello si apre rendendo il cantato violento e le chitarre più rock e dure. Dopo un'incipit del genere arriva immediatamente un altro brano duro e crudo dal titolo di Motocross:la classica storia oscura e magica che parla di questo ragazzo (forse Ivan stesso) invidiato per la sua moto che si innamora di una ragazza che alla fine ruberà il suo veicolo con altri due loschi figuri, il tutto condito con un arrangiamento rock e trascinante che catapulta l'ascoltatore accanto al nostro protagonista...non sembra per niente l'autore dell'anno precedente. La sostanza è rimasta intatta ma il modo di scrivere è cambiato totalmente. E tutto il resto dell'album rimane sui binari dei primi due brani ma allo stesso tempo prende continue deviazioni: Ninna nanna dell'uomo è di fatto un brano unico nella discografia di Ivan, sia perchè cantata in dialetto abruzzese sia per l'arrangiamento che unisce in modo sapiente il piano e la chitarra in un modo che non ricapiterà frequentemente, ma anche Lugano addio, unica ballata in tutto l'album su cui non ho intenzione di dilungarmi eccessivamente dato che più o meno di questa traccia è stato detto tutto. Preferisco invece citare Eva, storia di una prostituta raccontata con un testo il cui stile ha delle similitudini con quello di Venditti appunto, oppure Il topo nel formaggio, semplice invito a non accontentarsi ma a rosicchiare tutto ciò che c'è di buono, oppure anche Il soldo che pur essendo meno a fuoco rispetto alle due precedenti è un brano che racconta la vita con il solito fare di Ivan. Insomma sennò andiamo avanti fino a notte, I lupi è il primo capolavoro di Ivan Graziani, un album che con le sue storie di vita quotidiana e gli arrangiamenti grezzi e intensi lo rendono un lavoro fuori dal tempo, completamente distaccato dal modello cantautorale in voga quegli anni

La gemma: Motocross
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Ma io non smetterò. Mai. Un vero chitarrista muore. Deve morire sul palco”. di più