All'insegna della musica e della qualità, da oggi per un po' di tempo comincerà la stagione delle classifiche (o, in casi come questo di Carella, guide) degli album di alcuni cantanti made in Italy. Negli scorsi mesi abbiamo visto la discografia di Ivan Graziani e di Vinicio Capossela offerte da me medesimo e quelle di Ivano Fossati e Antonello Venditti offerte da @[Alemarcon]. Quest'oggi per neanche una settimana affronterò quella del mastro Carella, cantautore considerato di serie B ma che non stonerebbe se fosse collocato tra i grandissimi. Direi di iniziare subito con il suo primo album e paradossalmente il più particolare della sua discografia:Vocazione
Un album rivoluzionario musicalmente, dove il rock si mischia con il "pop" formando strutture musicali impossibili con contorno i testi di Pasquale Panella.Il pezzo che meglio amalgama queste peculiarità è l'iniziale titletrack, dove vengono messe in campo parti testuali interessanti assai (la chioccia monsignore, scivolante limousine fa la barba all'erba croce con i bordi del picchè) e una base musicale folle e completamente assurda. In Vocazione ci sono anche dei veri e propri evergreen, come la celebre Malamore (che risulta essere uno dei pochi brani di Carella in cui la prima cosa ad essere nata è il testo) o la funkeggiante Fosse vero. C'è lo spazio anche per un paio di pezzi più leggeri come Ballatetta dove la protagonista è la scuola romana che vince in musicalità, la stupenda e circense L'anima pagliacciona e una piccola mina soft chiamata La serietà. A chiudere il cerchio l'interessante esperimento fotografico Guarda l'uccellino e i flashback dell'infanzia in Il sud è un'infanzia sudata, a coronare quello che si può definire un album unico dove testualmente e soprattutto musicalmente viene eseguito l'impossibile. L'album non ottenne grande successo però il nome di Carella cominciò a circolare e con ciò due anni dopo fu data a Carella una grande possibilità
Voto pignolo:10
La gemma: Enzo Carella - Vocazione
Un album rivoluzionario musicalmente, dove il rock si mischia con il "pop" formando strutture musicali impossibili con contorno i testi di Pasquale Panella.Il pezzo che meglio amalgama queste peculiarità è l'iniziale titletrack, dove vengono messe in campo parti testuali interessanti assai (la chioccia monsignore, scivolante limousine fa la barba all'erba croce con i bordi del picchè) e una base musicale folle e completamente assurda. In Vocazione ci sono anche dei veri e propri evergreen, come la celebre Malamore (che risulta essere uno dei pochi brani di Carella in cui la prima cosa ad essere nata è il testo) o la funkeggiante Fosse vero. C'è lo spazio anche per un paio di pezzi più leggeri come Ballatetta dove la protagonista è la scuola romana che vince in musicalità, la stupenda e circense L'anima pagliacciona e una piccola mina soft chiamata La serietà. A chiudere il cerchio l'interessante esperimento fotografico Guarda l'uccellino e i flashback dell'infanzia in Il sud è un'infanzia sudata, a coronare quello che si può definire un album unico dove testualmente e soprattutto musicalmente viene eseguito l'impossibile. L'album non ottenne grande successo però il nome di Carella cominciò a circolare e con ciò due anni dopo fu data a Carella una grande possibilità
Voto pignolo:10
La gemma: Enzo Carella - Vocazione
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