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Nel 95 Carella ritorna con un concept album sorprendente, musicalmente raggiante e zuccheroso e testualmente frizzante. Se non cantassi sarei nessuno è l'opera più ambiziosa e riuscita della seconda parte della discografia di Carella, dove vengono descritte le vicende d'un moderno Ulisse. Tutto comincia con la potente Odissea, pop corale che funge da prologo alle avventure di Ulisse cadenzato da un ottimo e semplice tempo di batteria. Trova posto una simpatica e tropicale canzone pop chiamata Solitudine vera che poteva avere un ottimo riscontro radiofonico, così come la successiva Cara al cuore, un funky intrigante assai. Seguono due brani leggermente più ostici, ovvero la battiatesca Parti nude e la scatenata Capebomma, che comunque hanno il loro ruolo nell'economia del disco. Ad aprire la seconda parte sono Solo cielo e mare, lungo brano dove Ulisse incrocia le sirene, e Tiempe croce doce, quasi hard rock dove in sintesi vengono trucidati tutti i proci. La sorpresa arriva però all'ottava traccia, My baby is back:una ballatona pop strappalacrime dove Ulisse si ricongiunge con la sua amata. L'album si conclude con le già edite su singolo La miseria e Partire che sanno un po' di bonus track però sono di ottimissima fattura. Con questo album Carella aveva la possibilità di ripartire come un tempo e di sfornare album di ottimo livello in maniera continuata. Purtroppo non andò così e di Carella per molto tempo non si rifece vivo (ancora)
Voto pignolo:8+
La gemma: My baby is back-Enzo Carella (testo)
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A metà anni Novanta, quando sembrava discograficamente finito, Enzo Carella riesce a realizzare un album tutto nuovo, o quasi. Infatti, ad introdurre questo Se non cantassi sarei nessuno: l'Odissea di Panella e Carella, ci avevano già pensato i due brani del singolo uscito nel 1993, vale a dire "La miseria"… di più
Canzone 09 - My Baby Is Back