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Picazzo, il pittore pazzo!
[a.k.a. l'uomo che dipingeva la musica ascoltando i dipinti] [26 di 40]

Anteprima
Maja vestida - Francisco Goya (1800-1808)

La giovane donna stesa sul divano indossa un abito sottile e attillato che rivela le sue forme fisiche. Il viso è tondo e le guance arrossate. I capelli sono folti e scuri. Ai fianchi inoltre porta una fascia di seta rosa stretta e le spalle sono coperte da una giacchetta. Ai piedi poi indossa un paio di scarpette dorate dalla punta affusolata. La giovane guarda verso l’osservatore dell’opera senza mostrare imbarazzo o pudore. Ha le braccia sollevate e nasconde le mani dietro la nuca. Lo sfondo è privo di arredi e dettagli. L’assenza di documentazione sulla commissione dei dipinti della Maja spinse alcuni storici a pensare che le due opere ritraggano la duchessa d’Alba detta anche la Cayetana.
Goya era molto amico della duchessa d’Alba e della nobildonna l’artista ha realizzato numerosi ritratti. Gli esperti quindi hanno sottolineato una certa somiglianza tra questi e il volto dipinto nella Maja desnuda. Louis Viardot nel 1843 nel testo Les musées de Espagne avanzò l’ipotesi che la duchessa avesse posato per il dipinto. Gli storici più recenti invece sostengono che il viso e forse anche il corpo della Maja desnuda sia di Pepita Tudó, amante di Goya. Altra ipotesi è che pur ritraendo Pepita Goya abbia raffigurato i tratti dell’amica duchessa. La figura femminile ritratta ne la Maja desnuda è più aggraziata di quella de la Maja vestida. Inoltre i due volti non sono somiglianti ma solo vagamente simili.
La giovane ritratta nell’opera di Goya indossa accessori che all’epoca erano portati da donne aristocratiche. La protagonista quindi assume una identità ambigua. Il titolo infatti la identifica come maja ma l’abbigliamento come una giovane nobile. Il termine deriva dalla lingua popolare spagnola e significa elegante. [fonte analisidellopera.it]

Associato LP del 1992
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