Picazzo, il pittore pazzo!
[a.k.a. l'uomo che dipingeva la musica ascoltando i dipinti] [27 di 40]
Anteprima
Un balcone. Boulevard Haussmann - Gustave Caillebotte (1880 circa)
"Un balcone. Boulevard Haussmann" è un olio su tela, 69 x 62 cm, di Gustave Caillebotte, appartenente ad una collezione privata.
Su un elegante balcone si trovano due uomini, di cui uno, quello che si sporge dal balcone per guardare il sottostante boulevard pieno di verdi alberi, è abbigliato di tutto punto con un cappello a cilindro sul capo; l’altro uomo tiene una mano in tasca ed è appoggiato al muro di casa, ma anche il suo sguardo è rivolto nella stessa direzione. Il boulevard rispecchia il rinnovamento della città, con eleganti edifici, strade ampie e dritte e alberi, insomma la Parigi di fine '800 che si proietta nel nuovo secolo.
Il balcone, al pari della finestra, è uno dei punti privilegiati per poter ritrarre dall’alto la città imponente, tanto che spesso è rappresentato anche il davanzale o la balaustra, e la predilezione per questa inquadratura è in parte ereditata da Monet, il cui Boulevard des Capucines viene messo a confronto da Aaron Scharf e Alfredo De Paz con le numerose vedute dall’alto realizzate da Caillebotte. Con questa impostazione, il pittore parigino se da un lato tiene conto della fotografia stereoscopica di Jouvin, dall’altro anticipa l’opera di Moholy Nagy, il quale sosteneva che «il fascino dell’immagine non risiede nell’oggetto, ma nella vista dall’alto e nei rapporti ben ponderati». Attraverso queste tele Caillebotte ha celebrato la novità, lo sviluppo delle arti e della tecnologia, rendendo protagonisti dei suoi dipinti boulevard, lampioni, ponti, panchine e quant’altro ornava la città. [fonte bta.it]
Associato LP del 1983
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