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Eugenio Finardi | Diesel

Un Jazz claudicante ma ritmato... per questo composto nella sua irrefrenabilità. Scoppiettante convulsione. Un'esterofilia nativa (la madre di Finardi era Americana) non stucchevole con rimandi al bepop. Città, caos, autostrade pullulanti e cocenti, occhi nottambuli di camionisti sbarrati dai catarifrangenti dei delineatori. Il pistone alla fine si inceppa, si strozza nella grancassa. Non si può fermare, dietro uno stormo di calcson... pronto per ripartire perde delle macchie d'olio. Società e motori che bruciano dall'interno.

Per @[Dislocation]
  • MarkRChandar
    1 lug 21
    Modifica all'ascolto: «.». Vedi la vecchia versione l'ascolto di MarkRChandar: Eugenio Finardi | Diesel Un Jazz clau...
     
  • MarkRChandar
    1 lug 21
    Modifica all'ascolto: «.». Vedi la vecchia versione l'ascolto di MarkRChandar: Eugenio Finardi | Diesel Un Jazz clau...
     
  • Dislocation
    1 lug 21
    Questo discone enorme è la vera summa della carriera di Finardi ed uno degli apici della musica italiana tout court...., suonato con tre Area su cinque, più Lucio Fabbri, Claudio Pascoli, Alberto Camerini.... stupendo, ben suonato ed ottimamente prodotto... una delle sue punte è certamente "Diesel", nient'affatto claudicante ma veloce, nervoso, quasi schizofrenico, con un basso che corre e la batteria che insegue, il piano elettrico di Fariselli che cita nobili esempi e il refrain di violino elettrico più efficace d'una chitarra distorta... Poi "Giai Phong", quando ancora esisteva l'Ideale e lo si metteva in musica, magistrale la Stratocaster di Camerini... "Non è nel cuore", ma è riconoscersi dall'odore, basta dire questo, Finardi sapeva essere dolce senza essere melenso...
    E poi il finale nient'affatto dolce, che viene dopo la marcetta psichedelica di "Si può vivere anche a Milano", acida quanto basta, quella "Scimmia" che mi fa rabbrividire ogni volta che la sento, con Tavolazzi che comprime il basso da farlo sembrare un trombone, Calloni che schiaccia la batteria e Finardi che raccontava a quelli della mia generazione degli amici che ce l'hanno fatta, ricordando quelli che invece trovavamo al mattino in un vicolo, con una spada infilzata in vena e non nel cuore....
    Grazie per la dedica, Marchino.
     
    • MarkRChandar
      1 lug 21
      Claudicante voleva forse affannoso... come dice tu schizofrenico quindi non lineare nel procedere quando invece arzigogolato ecco. Comunque grande D!
    • MarkRChandar
      1 lug 21
      Significare*
      Dici*
      Quanto*
      Ho notato solo ora
  • dado
    22 lug 21
    Finardi mi piace, apprezzo particolarmente questo disco e amo soprattutto questa canzone.
     

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