Fabio Concato - Breve sogno (1977)
Ricordo delle calde ed afose giornate estive siciliane.
La tavola era imbandita di fiori, il gelsomino si confondeva con il bianco del suo baffo. Quando rimescolava in quel pentolone sembrava uno stregone, aveva pure il naso aquilino e qualche "porretto" sul viso. Gli ingredienti erano rispettivamente: farina d'ossa dolci, sangue di botte verde striata, polvere di stelle ambrate, terra di corteccia ed infine lacrime solidificate nere di giungla.
Ormai sazio, abituato al canto delle cicale, ti facevi cullare all'imminente riposo.
Non ho mai più mangiato un gelo così stregato.
Questo è il mio breve sogno, il vostro?
Ricordo delle calde ed afose giornate estive siciliane.
La tavola era imbandita di fiori, il gelsomino si confondeva con il bianco del suo baffo. Quando rimescolava in quel pentolone sembrava uno stregone, aveva pure il naso aquilino e qualche "porretto" sul viso. Gli ingredienti erano rispettivamente: farina d'ossa dolci, sangue di botte verde striata, polvere di stelle ambrate, terra di corteccia ed infine lacrime solidificate nere di giungla.
Ormai sazio, abituato al canto delle cicale, ti facevi cullare all'imminente riposo.
Non ho mai più mangiato un gelo così stregato.
Questo è il mio breve sogno, il vostro?
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