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2562 - Unbalance Full Album (2009)

@[Farnaby]: mi sembra di capire che apprezzi il genere. Un disco difficile, criptico, lontano dagli stereotipi della dubstep. Buon ascolto.
  • ZiOn
    20 ago 21
    Un lavoro alieno, oserei dire biomeccanico o umanoide. A distanza di dodici anni non smette di sorprendermi.
     
    • sergio60
      20 ago 21
      A me me pare na strunzata...
    • ZiOn
      21 ago 21
      @[sergio60]: parli come badi, sa!
    • sergio60
      21 ago 21
      Eeee... Che sarà mai... Na strunzata,è na strunzata. Resta poi da spiegare cosa sarebbe sta stronzata de disco 🤣🤣 in amicizia eeeh!!?
    • Farnaby
      21 ago 21
      Hai detto bene Sergione... per te...
    • ZiOn
      21 ago 21
      Sergione, sei un reazionario musicale. Apriti al nuovo che avanza (nemmeno tanto, 'sto disco ha dodici anni).
    • sergio60
      21 ago 21
      Io reazionario?... Non credo, ti dico solo ascolta metal machine music di Lou Reed, ha ormai 50 anni e queste cose le ha già fatte lui li... Più grezze forse, ma già c erano...
    • sergio60
      21 ago 21
      @[Farnaby] ...io parlo sempre per me, non posso né voglio essere "la guida" per chicchesia... Se quello che penso coincide con l altrui pensiero trattasi di benvenuta coincidenza, altrimenti è argomento di discussione e confronto...
    • Farnaby
      22 ago 21
      Si ma questo si riesce ad ascoltarlo...MMM no...
    • sergio60
      22 ago 21
      Ne convengo sulla poca orecchiabilita' di MMM, ma almeno c era una "verginità" o se vuoi un modo piuttosto ingenuo e grossolano di proporre tale genere, ma va dato atto di essere COMUNQUE un apripista, MMM non era costruito, fu solo un esperimento fatto accendendo un oscillatore davanti ad un microfono, senza altro intervento umano, quello che fu messo su nastro altro non è che la sequenza di suoni, rumori, feedback, che uscivano senza alcun tipo di lavoro di "arrangiamento" umano, è al limite, se non oltre dell inascoltabile, ma ha una sua logica "filosofica", se lo prendi per questo si può parlare di capolavoro, se lo si prende per intrattenimento, va da sé che non è ciò che ci si può aspettare da Lou Reed. Nello specifico del disco qui presentato, ci si trova davanti un lavoro che in qualche misura ricalca MMM, ma senza avere quel marchio di innovazione e rottura degli schemi, ma piuttosto una sequenza, sicuramente logica, ma con alto tasso di noia, la cosa che a mio parere li accomuna è la scarsa fruibilità, quella che li differenzia è la logica con cui sono nati... Come x per l arte d avanguardia ci fu' "la merda d artista" nella musica ci FU"MMM, poi tutto il resto sono chiacchiere..
    • Farnaby
      22 ago 21
      Passi la sperimentazione. Che se dietro ha un lavoro (più che una logica, che è solo dell'artista, e quindi lascia, secondo me, il tempo che trova) ha il suo perché. Che so, il disco dei Matmos dove campionavano suoni registrati da procedure mediche. O "Zaireeka" dei Flaming Lips che per poterlo ascoltare dovevi far suonare i quattro dischi contemporaneamente. E potrei andare avanti all'infinito elencando opere che, piacciano o meno, mostrano l'intento dell'artista. Trovo invece futili elucubrazioni le pseudo opere intellettuali come MMM, o "Empire" di Warhol. Ma anche i "tagli" di Fontana a dirla tutta.
      Questo disco non sarà sicuramente un capolavoro e a te annoierà (soggettivo) ma non è e non ha la pretesa di essere un disco sperimentale. E' associabile alla corrente dubstep, genere che sulla lentezza e la ripetitività fa perno, ma che ha una struttura e una base compositiva. Niente di innovativo (Massive Attack e compagnia hanno in qualche modo segnato la via e, nel genere, Burial è di un altro pianeta) ma chi se ne frega. Non tutte le opere nascono con il marchio di pietra miliare. E non ha nulla di che spartire con "Metal Machine Music" disco, per me, assolutamente prescindibile.
    • ZiOn
      22 ago 21
      @[Farnaby]: vabbè, c'è una certa sperimentazione ritmica o legata alla costruzione di melodie aliene o biomeccaniche, simili a quelle degli Autechre (mi vengono in mente loro come pietra di paragone). Può risultare ostico o non piacere, ma sicuramente non è "'na strunzata".
    • ZiOn
      22 ago 21
      Ci sono comunque dei producer più godibili in ambito dubstep. Mi viene in mente Clubroot, che forse ha un sound anche più lavorato e meno basico di "Unbalance".
    • sergio60
      22 ago 21
      Torno a ripetermi... MMM aveva l imprinting della "scoperta", non dimenticate che gli strumenti in uso erano ancora sperimentali e non codificati come in uso oggi che sono molto più gestibili, fatte le dovute precisazioni, resta questo genere, PER ME , piuttosto monocorde e noioso con il suo incedere meccanico... In questo campo, l elettronica, Schulze ha fatto molto meglio...
  • Farnaby
    21 ago 21
    A parte Burial e poco altro non conosco molto... questo pare interessante...
     
    • ZiOn
      21 ago 21
      Un po' ostico, ma da ascoltare.
    • ZiOn
      21 ago 21
      Se non lo conosci ti consiglio assolutamente "Great Lenghts" di Martyn.

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Dave Huismans, olandese di Den Haag residente a Berlino, è una delle menti più brillanti dell'elettronica degli ultimi anni. Dopo aver svariato su vari fronti, producendo musica con pseudonimi diversi (Dogdaze, A Made Up Sound), Dave decide di dedicarsi anima e corpo al trend del momento, la dubstep, vestendo … di più