'Tales From Monographic Oceans': viaggio a braccio in un braccio di mare, tagliando gli istmi di alcune discografie (Graham Parker 39, 16)
'Non fatemi domande', ma semplicemente ascoltate questo Grande.
Uno che in pieno punk e in piena new-wave ci esaltava col suo rock'n'roll dai nervi bianchi ma coll'anima nera (e quanta 'anima', e quanto 'nera'...errebì, soul, reggae).
Lo farà per quarant'anni e speriamo continui a farlo ancora per molto.
Graham Parker-Call me your doctor
'Non fatemi domande', ma semplicemente ascoltate questo Grande.
Uno che in pieno punk e in piena new-wave ci esaltava col suo rock'n'roll dai nervi bianchi ma coll'anima nera (e quanta 'anima', e quanto 'nera'...errebì, soul, reggae).
Lo farà per quarant'anni e speriamo continui a farlo ancora per molto.
Graham Parker-Call me your doctor
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imasoulman
8 ott 21Lavoro dove si sommano più Graham Parker: quello pregno di umori Stax (il ritorno prepotente di organi e fiati manco fosse Wilson Pickett), che farcisce i pezzi di errebì rockista a volte festaiolo, a volte (con lui, ci siamo ormai abituati) amarognolo
(vedi la qui postata, ancora una volta springsteeniana 'Call Me Your Doctor', la sospensione soul di 'Big Man on Paper'); quello sempre attratto dalla battuta in levare (la scorribanda a Kingston di 'Soultime'); quello - forse meno a fuoco - che alleggerisce la vena in direzione di un pop-rock gradevole ma così filo-radiofonico da risultare un po' estraneo alle sue corde.
Quindi se come sempre 'è la somma che fa il totale', tenendoci ben stretti quella metà abbondante di brani, la bilancia tenderà sempre dal lato giusto
IlConte
8 ott 21musicalrust
8 ott 21Gran disco !