-Il porto di Vanino-
ultima parte di poesia del Gulag di Kolyma
Maledetta sei tu Kolyma,
Chiamata pianeta – meraviglia.
Per la scala scendevi là,
Da dove ritorno non c’era.
Trecento miglia di taigà,
Dove vivono belve soltanto.
Dove i veicoli non vanno,
E si trascinano i cervi inciampando.
Io so che tu non mi aspetti,
Le mie lettere non leggi nemmeno.
Tu non verrai a incontrarmi,
O verrai senza riconoscermi,
Io temo.
ultima parte di poesia del Gulag di Kolyma
Maledetta sei tu Kolyma,
Chiamata pianeta – meraviglia.
Per la scala scendevi là,
Da dove ritorno non c’era.
Trecento miglia di taigà,
Dove vivono belve soltanto.
Dove i veicoli non vanno,
E si trascinano i cervi inciampando.
Io so che tu non mi aspetti,
Le mie lettere non leggi nemmeno.
Tu non verrai a incontrarmi,
O verrai senza riconoscermi,
Io temo.
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