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Un debutto che segnò un’epoca.
Il manifesto del garage punk più volgare e cafone degli anni Ottanta.
Garage punk becero e insolente come e forse più di quanto i Gravedigger V avevano già fatto, molte molte miglia più a Sud. I Gruesomes erano una teen-band di dementi che suonavano in maniera troglodita il rock ‘n’ roll più triviale e spartano dei mid-sixties, elevando i Troggs a dei virtuosi del circo rock.
Mentre tutti portavano il beat fuori dalle fosse dove era stato seppellito, quattro drughi dalle frangette improbabili lo riportavano dentro e lo pestavano a morte sotto randellate di clave nodose. Tyrants of Teen Trash era il più troglodita disco garage uscito fino ad allora e lo è ancora oggi. Nessuno poteva andare più indietro di dove si era spinta la band canadese. Forse solo le Shaggs o i Beasties di My Broken Heart Will Never Mend che i Gruesomes tirano fuori direttamente dal juke-box di Bedrock.
Tecnicamente degli assoluti inetti, Gerry Alvarez e compari riportarono il rock a una forma di primitivismo assoluto, brandendo gli strumenti come clave e sputando dentro questo disco la grinta spiritata e beffarda dei ragazzini traviati dalla cultura trash di qualsiasi natura: horror movies, cartoons, sesso, droghe volatili e frattaglie rock degli anni ’50 e ’60. Tutto veloce e furioso, come la prima scopata adolescenziale e le prime corse in macchina. Poi cominci a guardarti le spalle dagli specchietti retrovisori e capisci che non sarai più giovane.
Anche se Tyrants of Teen Trash può darti l’illusione di esserlo ancora.
Come puoi sognare di diventare grande se questo vorrà dire non poter cantare più cose come For All I Care, Gone for Good, Get Out of My Hair, What‘s Your Problem? o Dementia 13? Come avremmo potuto immaginare che acquisire il pollice opponibile e la posizione eretta ci avrebbe riempito la casa di tripli live degli Yes e impedito di fare le linguacce dementi urlando su Cry in the Night, The Witch o Bloodhound?
Garantitevi il diritto alla giovinezza triviale. Sarà la prima cosa che vi toglieranno.
Grazie Rev, perfetto come - quasi - sempre
Consiglio tutto “tecnicamente degli assoluti inetti” Ahahahahahahah
Al Nobilissimo @[hjhhjij]
Un debutto che segnò un’epoca.
Il manifesto del garage punk più volgare e cafone degli anni Ottanta.
Garage punk becero e insolente come e forse più di quanto i Gravedigger V avevano già fatto, molte molte miglia più a Sud. I Gruesomes erano una teen-band di dementi che suonavano in maniera troglodita il rock ‘n’ roll più triviale e spartano dei mid-sixties, elevando i Troggs a dei virtuosi del circo rock.
Mentre tutti portavano il beat fuori dalle fosse dove era stato seppellito, quattro drughi dalle frangette improbabili lo riportavano dentro e lo pestavano a morte sotto randellate di clave nodose. Tyrants of Teen Trash era il più troglodita disco garage uscito fino ad allora e lo è ancora oggi. Nessuno poteva andare più indietro di dove si era spinta la band canadese. Forse solo le Shaggs o i Beasties di My Broken Heart Will Never Mend che i Gruesomes tirano fuori direttamente dal juke-box di Bedrock.
Tecnicamente degli assoluti inetti, Gerry Alvarez e compari riportarono il rock a una forma di primitivismo assoluto, brandendo gli strumenti come clave e sputando dentro questo disco la grinta spiritata e beffarda dei ragazzini traviati dalla cultura trash di qualsiasi natura: horror movies, cartoons, sesso, droghe volatili e frattaglie rock degli anni ’50 e ’60. Tutto veloce e furioso, come la prima scopata adolescenziale e le prime corse in macchina. Poi cominci a guardarti le spalle dagli specchietti retrovisori e capisci che non sarai più giovane.
Anche se Tyrants of Teen Trash può darti l’illusione di esserlo ancora.
Come puoi sognare di diventare grande se questo vorrà dire non poter cantare più cose come For All I Care, Gone for Good, Get Out of My Hair, What‘s Your Problem? o Dementia 13? Come avremmo potuto immaginare che acquisire il pollice opponibile e la posizione eretta ci avrebbe riempito la casa di tripli live degli Yes e impedito di fare le linguacce dementi urlando su Cry in the Night, The Witch o Bloodhound?
Garantitevi il diritto alla giovinezza triviale. Sarà la prima cosa che vi toglieranno.
Grazie Rev, perfetto come - quasi - sempre
Consiglio tutto “tecnicamente degli assoluti inetti” Ahahahahahahah
Al Nobilissimo @[hjhhjij]
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