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ONEIDA: Each One Teach One. 2002

Con la fine del novecento e gli inizi del 2000 è Brooklyn la nuova mecca della cultura underground newyorkese (il quale nelle nostre contrade divenne celebre con il nome storpiato e italianizzato di "Broccolino").

All'immigrazioni italiane, russe, cinese, polacche, irlandesi e ebraiche si aggiunsero e si sostituirono l'immigrazione afroamericana è quella ispanico-caraibica e grazie agli affitti più bassi rispetto a Manhattan il nuovo "Greenwich Village" degli artisti diventerà Brooklyn.

Ancora adesso Brooklyn è un distretto atipico che brulica di vita, fra cosmopolitismo e stili alternativi, comprendendo anche la nascita di diverse band musicali che hanno formato la nuova scena indie di Brooklyn di inizio millennio.

Gli Oneida sono una delle band di punta della scena brooklynese e la loro ragione sociale deriva dal nome di una delle tribù native che abitavano nel sito di quella che diventerà la futura Brooklyn: gli Oneida, di etnia irochese.

Il sound degli Oneida si basa su un melting pot riconducibile al minimo comune denominatore denominato psichedelia nel quale confluiscono space rock, garage rock, krautrock, trance, stoner, ma anche scampoli di post punk, di elettronica e di minimalismo.

Un disco con le sue sperimentazioni dalla ritmica malata e caracollante, fra psichedelia malata e post-punk distorto; confine fra melodia e rumorismo in moto perpetuo e gnente...

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