the weary blues , parte di poesia di Langston Hughes 1925-
Con voce profonda di canto e malinconico accento
ho udito il negro cantare, gemere quel vecchio pianoforte:
“Non ho nessuno al mondo,
nessuno tranne me .
Stenderò le rughe della fronte
e gli affanni posero’ sul canterano”.
Tump tump tump faceva a terra il suo piede.
Suono’qualche accordo, e canto’ancora:
“Malinconie di stanchezza:
non mi so rassegnare.
Malinconie di stanchezza:
non mi so rassegnare.
Non sono piu’ felice
e vorrei essere morto”.
Con voce profonda di canto e malinconico accento
ho udito il negro cantare, gemere quel vecchio pianoforte:
“Non ho nessuno al mondo,
nessuno tranne me .
Stenderò le rughe della fronte
e gli affanni posero’ sul canterano”.
Tump tump tump faceva a terra il suo piede.
Suono’qualche accordo, e canto’ancora:
“Malinconie di stanchezza:
non mi so rassegnare.
Malinconie di stanchezza:
non mi so rassegnare.
Non sono piu’ felice
e vorrei essere morto”.
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