Marta Kubišová - Nepiš dál (1966, English subt.)
Alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952 vinse tre medaglie d’oro: 5 e 10 mila, oltre alla maratona che non aveva mai corso in precedenza e alla quale decise di partecipare sul momento.
Emil aveva 30 anni ma ne dimostrava il doppio. Vederlo correre era angosciante perché era brutto, con i lineamenti devastati, scomposto, la testa ciondolante, ingobbito, la lingua fuori, sbuffava, … sembrava stramazzare da un momento all’altro… e invece era “La Locomotiva Umana” perché non si fermava mai e vinceva accompagnato da una vera e propria sofferenza che stravolgeva il viso, il corpo e il gesto…
Come esponente della Primavera di Praga fu espulso dal Partito, dall’esercito e da ogni incarico.
La seconda parte di vita di un vero e proprio eroe nazionale fu davvero misera. Fu mandato per sei anni a lavorare nelle miniere di uranio e poi, tornato a Praga, fu costretto a lavorare come spazzino.
La gente non ci sta, perché Lui è “La Locomotiva Umana”.
Non può fare più di tanto ma quando passa, la gente si affaccia alla finestra, lo applaude e acclama.
Scendono da soli per vuotare da soli i rifiuti sul camion. Neppure i “colleghi”, che spesso gli proibiscono di farlo, sostituendosi a lui…
#omaggiparticolari (15)
Alle Olimpiadi di Helsinki nel 1952 vinse tre medaglie d’oro: 5 e 10 mila, oltre alla maratona che non aveva mai corso in precedenza e alla quale decise di partecipare sul momento.
Emil aveva 30 anni ma ne dimostrava il doppio. Vederlo correre era angosciante perché era brutto, con i lineamenti devastati, scomposto, la testa ciondolante, ingobbito, la lingua fuori, sbuffava, … sembrava stramazzare da un momento all’altro… e invece era “La Locomotiva Umana” perché non si fermava mai e vinceva accompagnato da una vera e propria sofferenza che stravolgeva il viso, il corpo e il gesto…
Come esponente della Primavera di Praga fu espulso dal Partito, dall’esercito e da ogni incarico.
La seconda parte di vita di un vero e proprio eroe nazionale fu davvero misera. Fu mandato per sei anni a lavorare nelle miniere di uranio e poi, tornato a Praga, fu costretto a lavorare come spazzino.
La gente non ci sta, perché Lui è “La Locomotiva Umana”.
Non può fare più di tanto ma quando passa, la gente si affaccia alla finestra, lo applaude e acclama.
Scendono da soli per vuotare da soli i rifiuti sul camion. Neppure i “colleghi”, che spesso gli proibiscono di farlo, sostituendosi a lui…
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