Elettro-ritardi kafkiani, un processo nel "processo".

Contorsioni metalliche stridenti, masse elettroacustiche divoranti, abrasione ed estasi, il collage spaventevole delle "quotidiane umiltà" esce allo scoperto in tutto il suo oscurantismo spersonalizzante riguardante la natura del crimine.

"E' Spaventato Per Il Modo In Cui La Vetrata Potrebbe Crollare - Presto - Sarà Uno Spettacolo: La Caduta Di Un Palazzo Di Cristallo. Ma Crollerà In Totale Blackout, Senza Un Singolo Bagliore Di Luce, Solo Un Grande Schianto Invisibile"

Una mole di esasperati suoni concreti, un taglia e cuci che pare operare in atti di suturazione elettroacustica autolesionista, in "Paris,Morgue" gli strati di rumore si infittiscono fino ad una sorta di sovraffollamento percettivo, il clima di minaccia imminente dilatato in forme inconsuete da "Default Value: Störeingabe" e la title-track stordisce ed offusca i sensi, ora mimetizzati in striscianti ombre in perenne agguato.

"Ekstase Des Sozialismus" titanica deflagrazione psico-attiva sferragliante e sovraccarica, c'è "Anselm Weinbergs Flucht In Den Odenwald" con i suoi distruttivi inserti vocali e le ondate free di suoni in perenne cortocircuito, c'è tutta una filosofia applicata al suono, piegarlo, modellarlo, renderlo "altro" una filosofia comune a tutta la scena della nuova post-avanguardia tedesca anni 80', gli sperimentatori di una nuova avanguardia sotteranea (Cranioclast, h.n.a.s., Gerechtigkeits Liga e altri) intenti a manomissioni e boicottaggi sonici oltre l' immaginabile.

Lo spietato ed impersonale processo "sfugge al giudizio umano", così come questo "grande schianto invisibile", la natura del crimine rimane ignota.

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