La one man black metal band statunitense Paimon Gate, guidata da Jake Kohn, dopo aver pubblicato un demo nel 2022 e un EP nel 2023, rilascia in questi giorni di giugno 2025 il suo primo LP, "From Womb to Cauldron", tramite l'etichetta Nuclear War Now! Productions.

La terza uscita di Paimon Gate è un viaggio infuocato nel mondo oscuro della stregoneria medievale: una narrazione sonora martellante e brutale, composta da riff monocordi, piuttosto inintelligibili e dal taglio granitico, che penetra nel tessuto stesso del Male diabolico dell'antichità, lasciando poco spazio a sfumature e variazioni ritmiche (pur presenti), concentrandosi piuttosto sull’evocazione di un sentimento inquietante, disperato e claustrofobico, con tratti non dissimili da quelli di una litania malvagia.

Musicalmente, "Advanced Satanic Witchcraft" con le sue otto tracce si sposa perfettamente con il filo narrativo a cui abbiamo già accennato: leggende della stregoneria satanica, osservate attraverso la lente dell’Europa medievale e delle Americhe coloniali.

Se volessimo inoltre indicare alcune coordinate stilistiche per inquadrare il disco – presumendo che chi si avvicina a simili sonorità sia un cultore del genere – si ha l’impressione di trovarsi di fronte a una sorta di miscela tra i Black Funeral – che, tra l’altro, hanno spesso indugiato su tonalità liturgiche e cerimoniali – i primi Demoncy, i Mayhem di album come "Esoteric Warfare" (2014) e i Behexen di "Rituale Satanum" (2000), questi ultimi, in particolare, per alcuni elementi caratteristici dello stile vocale adottato dallo statunitense.

Il debutto sulla lunga distanza di Jake Kohn rappresenta un ottimo esordio e si rivela senza dubbio un lavoro più che apprezzabile per chiunque prediliga le sonorità più disturbanti, meno accessibili ed estranianti dell’antica fiamma nera.

Forse qualche piccola variazione in più – giusto qualche accento particolare o una trovata melodica capace di creare qualche hook in grado di catturare l’attenzione – avrebbe giovato alla fruizione complessiva della tracklist… Tuttavia, a volte il fascino del black metal sta proprio nel suo "non scorrere": nel persistere sotto pelle.

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