繭. Mayu è il titolo di un misterioso lavoro del 1984 dei Pale Cocoon, un gruppo meteora giapponese di musica sperimentale, che manda in bolla tutte le miserie terrene, volando e planando ad alta quota, come fa l'Ibis sacro nel cielo grigio.

Si ricerca una dimensione ultraterrena, eterea e sognante, separata dal mondo reale. L'ambientazione ideale è un limbo onirico, mistico, innocente e protettivo, che innesca una separazione dal mondo convenzionale.

Limbo vaporoso che ha colori opachi, velato come alabastro, ma che assurge a tempio di pace, quale custode di ritmi lenti ed antichi, confuso nella giungla terrena piu' intricata, umida e malsana.

Echi di voci lontane e sussurrate, si dispiegano in piccole melodie infantili che accompagnano Noi, viaggiatori lenti ed impacciati nella nebbia trasfigurante ed allucinatoria.

Nel paesaggio sonoro privo di riferimenti terreni, le voci intonano filastrocche inquietanti, uscendo lentamente dall'udibile.

E' un album forse chimerico, affascinante, forse ultraterreno, vaporoso, forse bizzarro, ma sopratutto disorientante.

La traccia Sora è il portale che ci introduce nel mondo di Tsuyoshi Kawabata da Toyama, fondatore del gruppo, che ricorda nel suo dispiegarsi una certa influenza Cluster.

Shummin è un valzer con una programmazione ipnotica della drum machine, che guida un coro di arrangiamenti di chitarra acustica e tastiera cosmica.

Automatic Doll ha toni che vanno dal tetro al freddo, con rumori da teatro degli orrori.

Microscorp richiama ritmi e melodie solenni tanto care ai Kraftwerk, la chiusura dell'album è Flaform, vaporoso di nebbie da giungla lussureggiante, e di melodia che dà speranza.

Non è un bozzolo di 40 anni fa, è una farfalla rara di questo tempo.

Carico i commenti... con calma