Genere; XXX

Immaginate di essere nel bel mezzo del vostro mare; calmo quanto basta per non darvi scossoni di alcun genere. Quel mare tipicamente estivo che non vi riserverà scossone alcuno, neanche con il tormentone più coinvolgente.
Sonnecchianti però vi risvegliate, la vostra barchetta stile “Crazy” o “...signorine pane, burro e medicine”, inizia a muoversi, il mare si muove sempre più impetuoso e voi non avete paura, anzi vi deliziate di quell’oscillare quasi ciclico.
Siete storditi, saranno forse quella “febbre che non riesce a calare” o le “unghie che mangi per colazione” che vi sconvolgono ma che vi piacciono e vi trastullano sempre più.
Le movenze della vostra imbarcazione sono veloci, siete indecisi, forse, se attraccare in rade ammalianti denominate Franz Ferdinand o Strokes, ma il turbinio che vi diletta è molto meglio di un porto sicuro.
Continuerete a farvi trascinare incuranti anche del faro Grammy che lampeggia turgido all’orizzonte.

“It’s time to dance”

P.S. Io racconto peccati, non tragedie.

Elenco tracce e video

01   Introduction (00:36)

02   The Only Difference Between Martyrdom and Suicide Is Press Coverage (02:54)

03   London Beckoned Songs About Money Written by Machines (03:23)

04   Nails for Breakfast, Tacks for Snacks (03:23)

05   Camisado (03:11)

06   Time to Dance (03:22)

07   Lying Is the Most Fun a Girl Can Have Without Taking Her Clothes Off (03:20)

08   Intermission (02:35)

09   But It's Better If You Do (03:25)

10   I Write Sins Not Tragedies (03:06)

11   I Constantly Thank God for Esteban (03:30)

12   There's a Good Reason These Tables Are Numbered Honey, You Just Haven't Thought of It Yet (03:16)

13   Build God, Then We'll Talk (03:40)

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