Genere; XXX
Immaginate di essere nel bel mezzo del vostro mare; calmo quanto basta per non darvi scossoni di alcun genere. Quel mare tipicamente estivo che non vi riserverà scossone alcuno, neanche con il tormentone più coinvolgente.
Sonnecchianti però vi risvegliate, la vostra barchetta stile “Crazy” o “...signorine pane, burro e medicine”, inizia a muoversi, il mare si muove sempre più impetuoso e voi non avete paura, anzi vi deliziate di quell’oscillare quasi ciclico.
Siete storditi, saranno forse quella “febbre che non riesce a calare” o le “unghie che mangi per colazione” che vi sconvolgono ma che vi piacciono e vi trastullano sempre più.
Le movenze della vostra imbarcazione sono veloci, siete indecisi, forse, se attraccare in rade ammalianti denominate Franz Ferdinand o Strokes, ma il turbinio che vi diletta è molto meglio di un porto sicuro.
Continuerete a farvi trascinare incuranti anche del faro Grammy che lampeggia turgido all’orizzonte.
“It’s time to dance”
P.S. Io racconto peccati, non tragedie.
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