Scrivo in speranza di rimediare dopo qualche anno dall'uscita della mia prima recensione di Conte al fischio di orecchie che quell'uomo deve aver subito in seguito alla mia recensione-telegramma-disastro (ahime gente, era la mia prima recensione! cercavo di essere super concisa) che ogni volta che leggo mi suscita un amaro sorriso ricordando il commento di dying_sun (il più divertente che mi è mai stato fatto) e un po' malinconia pensando a come era debaser 2 anni fa or sono. Vabbe, quel che è fatto è fatto, passiamo al disco.
Nonostante sia uscito qualche anno fa, questo cd mi è stato regalato questo Natale da una persona speciale (dico questo per salutarlo e dirgli che gli voglio un mare di bene) e con il suo gusto provinciale mi suscita una leggera malanconia per ricordi che anche se non appartengono a me fanno pensare. Il timbro del cantautore si abbassa e comincia a stabilizzarsi, adattandosi sempre più agli arrangiamenti sempre meno semplici e più vari e intriganti. Questo disco, a mio avviso, segnala un avvio verso la completezza di stile musicale di Conte.
Molti i capolavori presenti in questa opera d'arte, "La Donna d'Inverno", un elogio alla femminilità durante il periodo invernale (ma nooooo davvero?) in cui ne descrive il fascino, e narra in qualche strofa la sua ambiguità e le contraddizioni imposte dalla società medioevale alla donna. Insomma, un'immagine controcorrente dell'ammaliazione femminile poichè fù proprio in quegli anni il vero inizio della disinibizione di massa grazie ai media e la loro pubblicità. Altra canzone che ritengo un capolavoro è "Arte", quasi sussurrata, che non narra dell'arte intesa nel senso più semplice di essa, ma di tutto ciò a cui può essere associata, specialmente "l'arte di amare" come l'autore cita nella canzone più volte. Molte altre, quali "Blue Tangos", "Sud America" e "L'uomo Camion" sono veri e propri gioielli del suo cantautorato.
Contrariamente a ciò che è sempre stato affermato su questo disco, non ritengo che canzoni quali "Bartali" e "Un Gelato al Limon" siano all'altezza dei brani citati precedentemente.
Conte, con queste canzoni riesce ad esprimere il suo carattere e il suo fascino di "Avvocato di Asti" (e che fascino dovrebbe avere un avvocato nato ad Asti? Boh!). Un cd quasi meraviglioso, da ascoltare senza saltare tracce.
Grazie per avermelo regalato.
Elenco tracce testi samples e video
02 Bartali (02:30)
Fara' piacere un bel mazzo di rose
e anche il rumore che fa il cellophan
ma una birra fa gola di piu'
in questo giorno appiccicoso di caucciu'
sono seduto in cima a un paracarro
e sto pensando agli affari miei
tra una moto e l'altra c'e' un silenzio
che descriverti non saprei.
Oh, quanta strada nei miei sandali
quanta ne avra' fatta Bartali
quel naso triste come una salita
quegli occhi allegri da italiano in gita
e i francesi ci rispettano
e le palle ancora gli girano
e tu mi fai dobbiamo andare al cinema
e al cinema vacci tu.
E' tutto un complesso di cose
che fa si' che io mi fermi qui
le donne a volte si sono scontrose
o forse han voglia di far la pipi'
e tramonta questo giorno in arancione
e si gonfia di ricordi che non sai
mi piace restar qui sullo stradone
impolverato se tu vuoi andare vai.
Io sto qui aspetto Bartali
scalpitando sui miei sandali
da quella curva spuntera'
quel naso triste da italiano allegro
tra i francesi che s'incazzano
e i giornali che svolazzano
c'e' un po' di vento abbaia la campagna
c'e' un amore in fondo al blu
tra i francesi che si incazzano
e i giornali che svolazzano
e tu mi fai dobbiamo andare al cinema
05 Dal loggione (04:37)
Lampi… fuori nel buio temporale
lampi, Qui nel teatro comunale
lampi, sulle signore ingioiellate
lampi su legni e trombe lucidate.
E io che son qui per rivederti
io che son qui per ritrovarti
io che son qui per adorarti
io.. che non so un tubo di concerti...
Viva la musica che ti va
fin dentro all´anima, che ti va
penso di credere che finirò
sempre di vivere di te
parapapunzipunzipun
Su, su dal loggione io ti osservo
bella, che tuo marito ne è superbo
forsem, forse tu vuoi che io ci sai
e aspetti di avere un lampo di follia.
Ma già le luci sfumano nell´ombra
Ecco… sei voltata o… almeno sembra
ma ora il buio cala e non rimane
altro che l´incantesimo sublime…
E allora via la musica…
06 Gelato al limon (05:12)
Un gelato al limon, gelato al limon, gelato al limon
spofondati in fondo a una città
un gelato al limon, è vero limon. Ti piace?
Mentre un`altra estate passerà libertà e perline colorate ecco quello che io ti darò
e la sensualità delle vite disperate ecco il dono che io ti farò
donna che stai entrando nella mia vita con una valigia di perplessità
ah, non avere paura che sia già finita ancora tante cose quest’uomo ti darà.
E un gelato al limon, gelato al limon, gelato al limon
sprofondati in fondo a una città
un gelato al limon, gelato al limon, gelato al limon
mentre un’altra estate se ne va…
Ti offro una doccia ai bagni diurni che son degli abissi di tiepidità
dove come oceani notturni rimbombano le voci della tua città
e ti offro la luna del pomeriggio per il sogno arabo che ami tu
e una stretta forte della mia mano per te donna che non mi scappi più…
e ti offro l’intelligenza degli elettricisti cosi almeno un pò di luce avrà
la nostra stanza negli alberghi tristi dove la notte calda ci scioglierà.
Come… un gelato al limon, gelato al limon, gelato al limon…
07 Blue Tangos (04:07)
Sul ritmo scuro di una danza
piena di sogni e di sapienza
la donna accoglie i suoi ricordi
anche i pi stupidi e balordi
c in lei una specie di cielo
unacqua di naufragio, un volo
dove giustifica e perdona
tutta la vita mascalzona
blu tango
Parigi accoglie i suoi artisti
pittori, mimi, musicisti
offrendo a tutti quel che beve
e quel fiume suo pieno di neve
e la illusione di capire
con larte il vivere e il morire
su antichi applausi a fior di pelle
di molte donne ancora molto belle
blue tango
Tra le ombre verdi di un bovindo
gustando unacqua al tamarindo
luomo che ha niente da inventare
prova a sognare, prova a sognare
e prova gli attimi e le stelle
e le fontane e le piastrelle
e i bagni turchi e ogni altra stanza
ma tutto ormai sventola e danza
blue tango
08 Sud America (03:54)
Il giorno tropicale era un sudario
davanti ai grattacieli era un sipario
campa decentemente e intanto spera
di essere prossimamente milionario
L’uomo che è venuto da lontano
ha la genialità di uno Schiaffino
ma religiosamente tocca il pane
e guarda le sue stelle uruguaiane.
Ah Sudamerica, Sudamerica, Sudamerica...
Ah Sudamerica, Sudamerica, Sudamerica...
E i ballerini aspettano su una gamba
l’ultima carità di un'altra rumba
Ah Sudamerica, Sudamerica, Sudamerica...
Ah Sudamerica, Sudamerica, Sudamerica...
Era ancestrale il gesto tropicale,
un arco dal sereno al fortunale,
per dirti quanto è grande la questione
tra il danneggiato e l'assicurazione.
Si arrende il vento ai suoi capelli spessi
di Dio ti dice che sta lì a due passi
ma mentre va indicando l'altopiano
le labbra fanno il verso dell'aeroplano.
Ah Sudamerica, Sudamerica, Sudamerica...
Ah Sudamerica, Sudamerica, Sudamerica...
E i ballerini aspettano su una gamba
l’ultima carità di un'altra rumba…
09 Uomo camion (03:35)
I segni delle mie fatiche e dei riguardi
per la piet� domata in fondo a certi sguardi
e i segni - amari - dei piaceri sopportati
tiepide docce li hanno lavati e cancellati
per restituiri ad una razza triste
cui s'appartiene e lo si sa:
siamo nudi e soli?
Ma un uomo-camion vive ancora in me
e ancora mille strade ti aprir�
in questo oceano di attimi sar�
qui per te, qui per te.
Un uomo-camion che ti porter�
tra notti e ghiacci ti dondoler�
e la sua radiolina suoner�
qui per te - e - e - e - e - e -
E da quei viaggi avrai
una ruga in pi�, ma anche un po'di sole?
da, da, da, da, da;
e la sua radiolina suoner�
qui per te, qui per te
puoi fargli compagnia se lo vuoi?
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Di Viva Lì
Grande pianista, grande autore, grande creatore di atmosfere.
'Un gelato al limon' si snoda attraverso memoria e fantasia: un album eccezionale, un esperimento di altissima classe.