Questo è il primo dvd in commercio dei Papa Roach e mostra uno dei loro concerti negli States, svoltosi a Chicago il 1° maggio 2005.
Già una volta inserito il disco nel lettore, le urla di Jacoby Shaddix ci accolgono e ci fanno capire che ci aspetta qualcosa di veramente forte e la curiosità ci porta ad un nervosismo maniacale, che agita e che crea difficoltà, persino a capire quale tasto si debba premere per dare il via ai 20 pezzi live della band di Vacaville. Finalmente, una volta impostata la tipologia dell’audio ed individuato il tasto direzionale che ci porta sulla voce Play Concert, tutto ha inizio.

Dopo un breve interlude, che mostra il quartetto che molto originalmente raggiunge il teatro in metropolitana, insieme con gente di tutti i giorni, raccontando come la folla ai concerti di Chicago sia la più calda ed esagitata, neanche te ne accorgi e sei uno di loro.
Jacoby inizia salutando con un urlo la folla in delirio, che lo osserva da ogni parte, dato che il teatro se pur piccolo, presenta tre fila di balconate più il parterre. La chitarra di Horton sputa violentemente le prime note di “Dead Cell” e l’esplosione di Buckner e della sua batteria dà il via ad una scaletta di pezzi potenti e magistralmente interpretati da una voce graffiante, potente e mai stanca, spinta da un carismatico vocalist quale è Shaddix. Seguono “Not Listening” dal penultimo album “Getting Away With Murder”, poi “She Loves Me Not” che infiamma la folla e ci riporta al ricordo dell’ottimo “Lovehatetragedy”, “M-80”, che dà una carica pazzesca dopo che Shaddix ha infiammato il parterre a dovere. Si continua con “Getting Away with Murder” eseguita magistralmente, da sentire a tutto volume ad ogni costo, poi “Be Free”, “Life is a Bullet”, ”Blood”, “Done With You” scorrono velocemente tra le urla e le facce esaltate delle decine di fans presenti, che intonano tra un pezzo e l’altro cori da stadio, guidati “alla Fiorello”da Shaddix , che dimostra di essere un instancabile animale da palcoscenico, che mentre canta si emoziona ed adora “vivere” i propri pezzi in mezzo alla folla. 
Poi il silenzio cala sul pizzicato che suona “Harder Than Coffin Nail”, bellissimo pezzo dal cantato sussurrato, uscito come bonus track in UK. Dopo l’intermezzo relax si torna a saltare con “Blood Brothers” e “Born With Nothing Die With Everything”, folla in delirio, giovanotti tatuati scaraventati qua e là dalle centinaia di braccia alzate al cielo, uomini della sicurezza visibilmente sudati tentano assiduamente di evitare roccambolesche invasioni di palco.
Tutto procede a meraviglia, Jacoby se la ride, saluta, istiga il pubblico e intona “Hit Me” in versione esclusivamente hip hop, quindi più breve e lascia subito spazio a “Take Me” ed alla bella “Scars” che Shaddix dice di avere tra le sue grazie in modo particolare, tanto da chiudere il pezzo intonando qualche strofa della versione in spagnolo.
I Papa Roach hanno la folla in pugno e Shaddix tra qualche gesto osceno fa anche divertire e preannuncia “Broken Home”, suonata ed interpretata potentemente, per metà cantata quasi in simbiosi con il pubblico. Nel frattempo Shaddix, facendo da leva con qualche braccio a caso, si immerge nel fiume umano e canta viso a viso con i primi della fila, la sicurezza è tutta appesa alle terga del cantante neanche dovesse essere risucchiato dall’uragano Andrews. Si guadagna la fine del concerto con “Cocaine” e si riprende il discorso precedentemente interrotto con “Last Resort”, cantano tutti sembra di rivederne il video girato nel lontano 2000, pubblico in delirio, un inno per tutti anche per il sottoscritto che assiste con la pelle turbata ed il telecomando in mano. Il mio stereo collegato alla tv sta per eplodere, chissene ne comprerò un altro, ne vale la pena. Dopo questa scossa, il gruppo saluta e fa la solita finta”prebis”, recandosi dietro le quinte ma ricomparendo nel tempo di uno starnuto, giusto in tempo per gasarci ancora con l’ultima “Beetween Angels and Insects”. Gli ultimi saranno i primi... pezzo tratto dal primo album Infest che chiude degnamente uno di quei live, che ti fa stramaledire di non esserci potuto essere. E continua a farmi stramaledire dato che forse non potrò assistere al loro concerto a Milano. Almeno c’è il dvd...

In conclusione altra opera molto valida dei quattro californiani Papa Roach, che eseguono i loro pezzi in modo eccezionale e danno a quanto pare ai propri concerti un’energia pazzesca, grazie ad un leader carismatico, che possiede energia da vendere e non si risparmia nulla, neppure i sorrisi, dimostrando di fare ciò che veramente ama. Se lo trovate nella vostra città, questo dvd deve assolutamente occupare uno spazio nello scaffale di casa vostra.

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