A rendere "Flaming Pie" (1997) un grande disco concorrono diversi fattori, il più significativo è che ha all'interno una selezione mirabile di canzoni che inquadrano perfettamentre il McCartney di metà anni '90, più fragile e domestico rispetto alle ultime uscite ("Off the Ground, 1993, e "Flowers in the Dirt", 1989). Disco dalla genesi complicata, la malattia di Linda rende la sua stesura distribuita in più anni e Paul recupera dalla soffitta numerosi brani archiviati e mai utilizzati a cui rifà le vesti, è il caso di "Beatiful Night" la cui prima versione risale al 1987 per il naufragato "Return to Pepperland". Si è scritto molto su questo disco quindi è utile andare a vedere cosa aggiunge questa versione della serie Archive Collection. Concentrando la visione critica solo sulla versione doppia con il secondo disco aggiunge tutti i demo e alcune b-sides, non tutte, dei singoli pubblicati nel 1997. I demo sono tutte le prime stesure domestiche dei pezzi, le famose cassettine che Paul ha sempre portato in auto per rendersi conto se il materiale era buono, non a caso uno dei video promozionali di "Young Boy" era girato proprio all'interno dell'auto del Macca il quale faceva vedere alla telecamera la cassettina con la prova definitiva del singolo e del suo lato b. Con l'aggiunta di queste realizzazioni casalinghe abbiamo in pratica un "McCartney III". Essenziale e spartano con suoni domestici e interferenze di vario tipo, dai dialoghi personali sullo sfondo delle figlie al suono del telefono all'inizio di "Souvenir" fino alla voce di Linda. Prima che George Martin e Jeff Lynne, i due produttori, mettessero mano al materiale, il futuro "Flaming Pie" era un disco puro e basico anche se in molti punti le canzoni mostrano già la loro potenzialità ultima come nel caso della title track eseguita solo al piano. "Young Boy" è trascinante anche se si chiama ancora "Poor Boy", i brani più acustici sono molto vicini all'originale mentre sorprende la versione estesa di "The Song We Were Singing" , con una parte centrale molto differente rispetto alla definitiva. Di "Great Day" sono presentate due versioni che non si discostano molto dall'essenziale semplicità, e magnificenza, di quella destinata a chiudere il disco. Si pensava esistesse il demo dei Wings, la canzone risale al 1973, ma probabilmente non è così. Vari work in progress di "Beatiful Night", di cui una solo piano (con il suo attacco di bellezza micidiale), e una grezza con l'aggiunta di Ringo Starr alla batteria ma senza ripresa. I lati b sono tutti interessanti, dalla collaborazione con Steve Miller nasce "Broomstick", in linea con lo stile ruvido di "Used to be Bad", mentre "Looking for You" è un divertente pezzo blues con Ringo e Jeff Lynne. "Love Come Tumbling Down" è un avanzo del defunto "Return to Pepperland", molto anni '80 e appartiene alle stesse sessions che produssero "Once Upon Long Ago" nel 1987. Il piano di Nicky Hopkins è il protagonista dell'outtake di "Flowers in the Dirt": "Same Love". Questa viene recuperata per essere usata come lato b, un bel pezzo che ha nell'introduzione lunghissima del pianista (per i canoni di Paul) la sua forza.

La versione estesa a libro include 5 cd e 2 dvd e aggiunge altri demo, inediti e documentari sulla realizzazione del disco, che fu un grande successo sia di critica che di pubblico.

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