Una pausa dai suoni elettronici sperimentali provenienti dalla Germania, restiamo sempre a Berlino ma questa volta ci lasciamo avvolgere dall'orecchiabilità e dalle armonie della progressione armonica sugli accordi e dico pure, che male c'è visto che anche i Kraftwerk hanno inciso Radioactivity. Peter Baumann nasce nel gennaio del '53 ed oltre ad aver suonato coi Tangerine è pure filosofo e fondatore dell'etichetta Private Music molto conosciuta nell'ambiente New Age. Musicista dalle lodevoli abilità tecniche strumentali e amo ricordare che questo suo lavoro è stato utilizzato da Antonioni nel suo film "Identificazione di una donna". Molti spunti melodici ed originali ed un gradevole uso della voce molto filtrata a volte anche su temi da 3/4 legati a strutture classiche per una gradevole mazurka e "in the corner" Ligeti sorride. Disco orientato al pop che si allontana da quel che compose coi Tangerine orientandosi su strade più melodiche con riferimenti che mi fanno pensare a Cluster, Kraftwerk e Jean-Michel Jarre, in soldoni un approdo a porto sicuro caldo e romantico alla ricerca di stabilire un rapporto con un pubblico più ampio. Ottimismo a tutto spiano con spruzzate serali da foresta al tramonto, alcuni momenti chiave per una pubblicazione interessante per gli amanti della musica elettronica vintage e per chi dei Tangerine non può fare a meno.

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