Il nome Kiss, storicamente, è sempre stato un nome ingombrante, una macchina da soldi come poche nella storia del rock. Francamente non li ho mai adorati alla follia, ma è indubbio che, almeno nel loro periodo dorato, siano stati dei buoni artigiani di dischetti hard rock quanto meno gradevoli. Se nomi come Black Sabbath o Deep Purple, per questioni affettive, ma anche oggettive, rimangono ad un livello assolutamente più alto, è innegabile che i quattro di New York il loro perché lo abbiano comunque avuto. Se si chiude un occhio, anzi forse è meglio chiuderli entrambi, su testi pseudo-sentimentali di una banalità disarmante che sembrano appena usciti dalla penna di un sedicenne, dall'altro lato va almeno lodata la capacità di aver infarcito i primi dischi della loro carriera di pezzi ormai considerati capisaldi del genere. Se poi ad un'immagine volutamente sopra le righe si unisce una capacità da business men navigati di autoalimentare il proprio mito, con le legioni di fan isterici pronti anche a comprarsi la bara con sopra il logo Kiss, il gioco è fatto. Un carrozzone del genere, partito a metà anni Settanta, naturalmente non poteva essere destinato a durare a lungo e le crepe si iniziano a vedere fin da subito. Se i leader Paul Stanley e Gene Simmons hanno le idee ben chiare su come portare avanti il gruppo, che dopo pochi album é a tutti gli effetti divenuto una vera e propria azienda, di parere diverso sembrano i compagni di merende Ace Frehley e Peter Criss, che da subito mostrano di non reggere più di tanto uno stile di vita forse troppo al di sopra delle loro possibilità (fisiche e mentali).

Visto che la gallinella dalle uova d'oro è il caso di non farla morire per la fatica, la soluzione che viene trovata in quel lontano 1978 é quella di far pubblicare ai singoli membri del gruppo un disco solista: ognuno avrebbe avuto la possibilità di esprimersi e sarebbero, almeno per il momento, rientrate le tensioni. Naturalmente il tutto fu gestito in puro stile Kiss, con i quattro album pubblicati lo stesso giorno, fatto finora unico nella storia della musica, e con investimenti a livello mediatico notevoli. Più che un modo per allentare il nervosismo sembra un modo ottimo per far aumentare la competizione tra i quattro, ma va bene anche così. Sia chiaro, il giochino non sarebbe durato più di tanto e nel giro di un paio d'anni gli ormai inaffidabili Frehley e Criss avrebbero ricevuto il benservito senza troppi complimenti, rimpiazzati da qualche turnista da studio prima e da nuovi e definitivi innesti poi. Per carità, tutti musicisti di gran classe, un batterista come Eric Carr aveva uno stile riconoscibilissimo, ma la formazione storica per forza di cose sarebbe comunque rimasta su altri livelli.

Ma alla fine il tanto agognato parto solista di Criss com'è? Davvero bello. Per evitare fraintendimenti è il caso di chiarire subito una cosa: il logo Kiss che campeggia in copertina è un puro specchietto per le allodole e la (bella) copertina potrebbe trarre in inganno relativamente alla proposta del Criss solista. "The Original Catman" (almeno lo distinguiamo dai ridicoli cloni apparsi a metà anni Duemila) qui si lascia alle spalle quanto fatto fino a quel momento per andare a riscoprire i suoi primi amori musicali, senza comunque dimenticare gli stili e le tendenze in auge a fine Settanta. Circondato da una pletora di musicista di tutto rispetto, da Steve Lukather a Bill Cuomo, e con Vini Poncia dietro la consolle, il risultato è un disco in cui hard rock ed heavy metal sono lontanissimi, anzi assolutamente inesistenti, ed è invece protagonista un pop raffinato e di classe, figlio forse anche della formazione jazzistica di Criss, ben confezionato e ben suonato. Il buon Peter, che per una volta non deve sottostare a diktat e ha libertà di espressione pressocché totale, da quindi vita ad un pop maturo, spesso malinconico, ma alle volte anche ballabile, con brani come "Tossin' and Turnin'", cover di un Bobby Lewis di quasi trent'anni prima, o "I'm Gonna Love You" sempre sugli scudi. La voce roca del Gatto, come già accennato, conferisce ai vari brani un tono spesso maliconico, con testi, una volta tanto discreti, in cui il nostro si trova sempre alle prese con amori finiti o mai cominciati, il tutto sempre valorizzato da una prestazione vocale sincera e degna di nota. Criss non avrebbe di certo fatto la storia per le sue doti canore, ma la sincerità che traspare dalla sua interpretazione è davvero lodevole. "Kiss the Girl Goodbye" e "I Can't stop the Rain" riportano alla memoria certe cose dei Kiss più struggenti, dimostrando come, con i collaboratori giusti ed il clima giusto, sia stato possibile allestire un lavoro godibile e di gran classe. Forse, vista anche la sua indole, era già chiaro all'epoca che ormai per "Catman" sul carrozzone di Simmons non ci sarebbe stato più posto e che era tempo di scendere dalla giostra, ma il teatrino Peter-dentro-Peter-fuori sarebbe comunque andato avanti per un altro paio di anni, fino al definitivo abbandono nel 1980. In definitiva, Peter Criss riesce a dare il meglio in un album molto lontano dallo stile che lo ha portato al grande successo, proponendosi con un pop di qualità per un disco oggi dai più dimenticato, ma che a distanza di tempo continua a meritare più di un ascolto.

I'm Gonna Love You (Peter Criss, Stan Penridge) – 3:18

You Matter to Me (Michael Morgan, Vini Poncia, John Vastano) – 3:15

Tossin' And Turnin' (Ritchie Adams, Malou Rene) – 3:58

Don't You Let Me Down (Criss, Penridge) – 3:38
That's The Kind Of Sugar Papa Likes (Criss, Penridge) – 2:59
Easy Thing (Criss, Penridge) – 3:53
Rock Me, Baby (Sean Delaney) – 2:50
Kiss The Girl Goodbye (Criss, Penridge) – 2:46
Hooked On Rock And Roll (Criss, Penridge, Poncia) – 3:37
I Can't Stop The Rain (Delaney) – 4:25

Elenco tracce e testi

01   I'm Gonna Love You (03:19)

02   You Matter to Me (03:17)

Look up, the sky is crying
Endless tears
Feels like my whole world's dying
It hurts when you're not here
'Cause you matter to me and that's why
You still matter to me
And that's the only reason I need, to get by
You still matter to me, yes you do

I ain't no good at talkin'
So girl I'm tellin' you straight
My heart feels just like an orphan
I hope I'm not too late

'Cause you matter to me and that's why (and that's why)
You still matter to me
And that's the only reason I need, to get by
You still matter to me, yes you do

If I could have just one wish
I'd stand you in my place
Then you'd know how much I miss you
You'll never be replaced

'Cause you matter to me and that's why (and that's why)
You still matter to me
And that's the only reason I need, to get by
You still matter to me, yes you do

You still matter to me
And that's the only reason I need, to get by
You still matter to me, yes you do

'Cause you matter to me, yes you do
And that's the only reason I need, to get by (get by)
'Cause you matter to me, ain't no lie
And that's the only reason I need, to get by (get by)
'Cause you matter to me, yes you do
And that's the only reason I need, ain't no lie

03   Tossin' and Turnin' (04:00)

I couldn't sleep at all last night
Just a-thinkin' 'bout you
Baby, things weren't right
'Cause I was
Tossin' and turnin', turnin' and tossin'
Tossin' and turnin', tossin' and turnin' all night

I kicked the blankets on the floor
Turned my pillow upside down
I never felt this way before

'Cause I was
Tossin' and turnin', turnin' and tossin'
Tossin' and turnin', tossin' and turnin' all night

Jumped out of bed, turned on the lights
Pulled down the shade, went to the kitchen for a bite
Rolled up the shade, turned down the lights
I jumped back in the bed, was the middle of the night

The clock downstairs was strikin' three
Couldn't get you off my mind
I heard the milkman on the street

'Cause I was
Tossin' and turnin', turnin' and tossin'
Tossin' and turnin', tossin' and turnin' all night



Jumped out of bed, turned on the lights
Pulled down the shade, went to the kitchen for a bite
Rolled up the shade, turned down the lights
Jumped back in the bed, was the middle of the night

The clock downstairs was strikin' three
Couldn't get you off my mind
I heard the milkman on the street

'Cause I was
Tossin' and turnin', turnin' and tossin'
Tossin' and turnin', tossin' and turnin' all night

Tossin' and turnin' (tossin' and turnin')
Tossin' and turnin' (tossin' and turnin')
Turnin' and tossin' (turnin' and tossin')
Tossin' and turnin' (tossin' and turnin')
Tossin' and turnin' (tossin' and turnin')
Turnin' and tossin' (tossin' and turnin')
Tossin' and turnin' (tossin' and turnin'), oh
Tossin' and turnin' (tossin' and turnin')
Turnin' and tossin' (tossin' and turnin')
(Tossin' and turnin')
Tossin' and turnin' (tossin' and turnin')
Turnin' and tossin' (tossin' and turnin')
(Tossin' and turnin')

04   Don't You Let Me Down (03:41)

05   That's the Kind of Sugar Papa Likes (03:02)

06   Easy Thing (03:54)

07   Rock Me, Baby (02:55)

08   Kiss the Girl Goodbye (02:48)

09   Hooked on Rock 'n' Roll (03:39)

10   I Can't Stop the Rain (04:26)

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