Dovevo scegliere qualcosa di veramente particolare per scrivere la mia prima recensione su DeBaser, e quale evento migliore se non il concerto del mio artista preferito? Vedere Peter Gabriel dal vivo è stato davvero la realizzazione di un sogno, uno dei momenti più emozionanti della mia vita. Ho comprato il biglietto del concerto il giorno dopo aver letto la notizia, nonostante sapessi benissimo che il 3 luglio sarei stato nel pieno degli studi per la maturità, ma per vedere Gabriel questo ed altro.

Prima di cominciare a parlare della performance di Gabriel, vorrei spendere due parole sul gruppo che lo ha preceduto. Erano i Charlie Winston & The Oxymorons, un gruppo che mi ha fatto davvero un'ottima impressione, tanto che mi sono anche comprato il loro album che era in vendita lì. La voce del cantante è veramente sensazionale, le canzoni molto carine e anche la loro presenza scenica non è male. Un grande inizio per un grande concerto.

Alle 21.20, dieci minuti prima dell'orario scritto sul biglietto, si spengono le luci e le 8.000 persone presenti a Capannelle sono pronte per l'ingresso del Genio!! Gabriel entra da un lato del palco vestito di bianco con un giacchetto nero e comincia subito la bellissima"The Rhythm Of The Heat". Gli effetti delle luci sul palco sono fantastici, la band che suona con Gabriel è ottima (David Rhodes e Tony Levin non hanno certo bisogno di presentazioni) e lui è, secondo me, semplicemente uno dei frontman più grandi di sempre. Non risente minimamente dell'età, ma ancora si diverte a saltare da una parte all'altra del palco, ad incitare il pubblico e a fare i suoi divertentissimi "balletti" con Rhodes e Levin.

Dall'inzio alla fine (il concerto è durato quasi due ore), è una continua girandola di emozioni. Dopo tre brani, Gabriel prende in mano un foglio e ci legge un discorso in un (quasi) perfetto italiano, in cui spiega che la scaletta l'ha fatta scegliere ai fans poichè non aveva brani nuovi da presentare all'inizio del tour. La mano dei fans si sente moltissimo, il concerto è privo di alcune delle più famose canzoni di Gabriel ("Shock The Monkey" su tutte), ma vengono suonate alcune perle che era moltissimo tempo che non eseguiva dal vivo. Non mi dilungo su tutta la scaletta (anche perchè non me la ricordo con esattezza), ma soltanto sui momenti più belli ed emozionanti (almeno per me). "Blood Of Eden" è stato un momento molto toccante, così come "The Mother Of Violence" cantata dalla figlia (ottima esecuzione). Molto trascinanti sono state "Lay Your Hands On Me", "Sledgehammer" e la conclusiva "Biko", mentre per me personalmente il momento più bello è stato quando ha eseguito "Solsbury Hill".

In conclusione, nonostante il rimpianto per essere nato troppo tardi e non aver potuto vedere questo grande artista in concerto con i Genesis, ieri sera ho potuto assistere a uno dei concerti che più avevo voglia di vedere, e Peter Gabriel non ha certo deluso le mie aspettative.

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