Peter Gabriel, artista affermatosi attraverso 4 decenni, dai lontani anni '60 e '70 al primo decennio del nuovo millennio, si trova alle spalle una discografia vastissima tra album in studio, album live e dvd live. Dopo i primi quattro album che riportano semplicemente il suo nome accompagnato da un numero (I, II, III e IV - come i Led Zeppelin), pubblicati ognuno a distanza di poco tempo dagli altri, Peter sceglie di prendersi una pausa dai lavori in studio e gli album escono con diversi anni di distanza tra loro. Lo stesso Peter si dichiara un artista "slow", cioè dai ritmi lenti e prolungati, tra pause che però verranno ripagate con album meravigliosi e con tour prestigiosi "around the world".

Nel 2009 l'artista decide di produrre delle cover di artisti famosi e di prestigio, come David Bowie, Neil Young e Radiohead, da pubblicare in un album. Ne esce un album molto bello, Scratch my back, nel quale Peter da piena prova di abilità canora, senza mancar di rispetto agli autori veri delle canzoni utilizzate come covers. Nel 2010 il cantante sessantenne vuole rimettersi alla prova, stavolta utilizzando le proprie canzoni da cantare e registrare in chiave orchestrale. Egli rispolvera i vecchi successi e li mette a nudo cantandoli seguito da un'orchestra imponente.

L'album si apre con un successone degli anni '80, The rhythm of the heat, che in questo album assume nuova natura e respira, con un arrangiamento orchestrale magnifico. Segue un pezzo molto dolce, cantato da Peter in collaborazione con la figlia, Melanie Gabriel, Downside up, nel quale entrambi danno grande prova di se stessi. La terza canzone dell'album è San Jacinto, estratta dall'album Peter Gabriel IV del 1982. Ascoltando questa versione, ci si emoziona, anche più che ascoltare quella originale. Segue Intruder che nel ritornello assume un ritmo incalzante grazie al sublime lavoro dell'orchestra. Le urla della versione originale non si sentono più e assumono nuova vita, in un'atmosfera più eterea. Altre canzoni rilevanti, di ottimo stampo, sono Wallflower e In your eyes, Red rain, Don't give up e Digging in the dirt e infine un bellissimo pezzo tratto dal primo album del grande showman appena uscito dai Genesis, Solsbury hill.

New blood è un esempio e una testimonianza che dimostra che Peter Gabriel non è solo un grande artista rock e un più che buono interprete pop, ma un artista a tutto tondo che sa dare nuova vita ai propri pezzi attraverso un'orchestra e attraverso la sua voce stupenda.

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