Lo dice Tom Petty stesso che il secondo disco è la cosa più strana al mondo. Il secondo disco è infatti la prova finale per affermare il successo, perché l'artista deve dimostrare di non essere una stella cadente venuta al mondo per brillare nella luce del successo per solo un disco. Inoltre, a detta dell'artista, per scrivere i pezzi che entreranno nel primo disco si ha a disposizione tutta la gioventù, per scrivere il secondo disco si hanno a disposizione sei mesi. Ma Tom e gli Spaccacuori ci sono riusciti con lode.

Scritto principalmente in Europa durante il loro primo tour, "You're Gonna Get It" è il classico e tipico secondo disco. Segue di fatto con toni più esperti l'omonimo esordio ma  precede con meno maturità  quello che da molti è definito il migliore lavoro di tutta la carriera di Tom, "Damn The Torpedoes". Insomma, un lavoro molto interessante che dura poco più di una mezz'oretta, ma che sa intrattenete per ogni singolo minuto fin dal primo ascolto.

Le influenze sono sempre quelle: Byrds a manetta, un tocco del primo Bruce Springsteen e un pizzico di Bob Dylan, con l'aggiunta però della propria ferrea e salda personalità e alla rabbia dei vent'anni. Si tratta appunto del disco più aggressivo e cattivo dell'intera carriera, suonato di petto e d'impulso. Come non crederci osservando la copertina: cinque facce serie che ti scrutano minacciose nella semioscurità azzurra-blu.

 Curioso è il fatto che a nessuno del gruppo piacevano il nome del disco e la copertina, difatti avrebbero preferito chiamarlo Terminal Romance e cambiare totalmente immagine e, nonostante questo, ricevettero il loro primo disco d'oro. Penso che tutto sommato se li siano successivamente fatti piacere.

Il disco contiene due dei classici che Tom Petty eseguirà in quasi tutti i suoi concerti, e immancabili in ogni compilation. La prima a dover esser citata è "I Need To Know", fantastica canzone dalle influenze punk, suonata e cantata con il disprezzo e lo strazio tipico del genere, condito comunque con tastiere e chitarre che tendono verso il rock'n'roll. Fantastica. Il secondo pezzo entrato nella classifica Pettyniana è "Listen To Her Heart" e la sua dolce chitarra in stile Roger McGuinn. Il dolce e melodico cantato si fonde con naturalezza con il resto degli strumenti, creando un'atmosfera fuori dal normale.

La cattiveria si fa sentire anche nella aspra title track, "You're Gonna Get It!", verrai punita! E le storie strazianti alla, io ti ho dato il mio amore e tu non mi hai mai ricambiato, ho strisciato sul pavimento per te e tu niente... ma eri cosi bella... Insomma la storia lancinante già fa capire la ira di Tom. Toni drammatici che riecheggiano nella pacata "Magnolia" che raccoglie dolcezza e tristezza insieme, il povero cuore degli Spaccacuori pare proprio spaccato in due.

Il sound che caratterizzerà i dischi successivi di Tom è percepibile negli intermezzi come "Hurt" o la vivace "Too Much Ain't Enough", classici che prendono forma in quello che sarà lo stile dei capolavori di Full Moon Fever e Into The Great Wide Open.

I brani che chiudono il disco rallegrano i toni del disco e il ritmo si fa caldo e trascinante. "Restless"

Fa venir voglia di muovere i fianchi e la divertente "Baby's A Rock'n'Roller" lascia una umore contento e soddisfatto all'orecchio. Fantastico. Veramente Fantastico.

Nel 1978 il disco ebbe un discreto successo, e per Tom Petty e la sua compagnia può proprio esser considerata la quiete prima della tempesta. Le beghe legali che affrontarono durante il terzo disco buttarono la band in un periodo buio, mentre la casa discografica si appropriava delle loro canzoni con il diritto concesso da un contratto firmato troppo velocemente da dei ragazzi vogliosi di diventare famosi. Il giovane Tom era duro già ai tempi e riuscì a vincere la guerra, ottenendo una propria etichetta sotto la casa discografica stessa. E con questa atmosfera pubblicarono uno dei dischi più affascinanti del genere.

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