conoscete l'estetica dell'altrove? immagino di si...

bene mischiatela all'idea dell'avanguardia fanciullina...ma fanciullina davvero...

mischiatela ai doni del caso...anzi alla totale fiducia nel caso...mischiatela al bric a brac e alla chincaglieria...

e comunque l'estetica dell'altrove è materia che si studia nelle sette barrettiane...si fan corsi intensivi...

le lezioni rispondono a domande del tipo:

"come creare un varco spazio temporale?"

"come si può ottenere con una frase l'effetto di un gioco di luce?"

"quale amo, quale esca son consigliabili per acchiappare i guizzanti pesciolini multicolori dell'inconscio?"

poi si, magari basta dormire in un bosco...

"stavo dormendo in un bosco dopo un concerto al nord, quando vidi una ragazza che si faceva avanti tra gli alberi, gridando e danzando...era Emily"... (Syd dixit)

vero o non vero, quale epifania migliore per questo brano di squisita e assoluta follia pop?...

uno dei preferiti del semino di mela, che anche lui dorme nei boschi, in certe mattine, dopo essersi nutrito dei giochi dell'ombra e della luce....

"luce ombra, ombra luce. c'è un filo che li cuce" canticchia infatti ogni tanto...

ed è in quel filo il segreto della psichedelia... quel filo che ti tira là dove si è un secondo in anticipo rispetto al mondo...appena appena fuori sincrono...

come quando vedi improvvisamente una cosa ed è sempre appena prima, altrimenti non la vedresti...

e comunnque anche il risveglio è un appena prima... e quindi il momento migliore per vedere Emily che piange o che guarda attraverso gli alberi...

ma quante, quante cose in questa canzone!!!

una melodia fresca (freschissima), sognante (sognantissima) e va bene..

qualcosa che porta verso le stelle con quella celestialità da dilettanti che tanto ci commuove, e va bene..

una chitarra tagliente, e va bene...

poi ci sono i trucchi e gli scherzetti, come quell'organetto che scatta velocissimo e disarmonico, e va bene ancora...

ma il tutto è molto più della somma delle parti e davvero non si riesce a spiegare il miracolo..

provate a sentirvi qualche cover di Emily...

Bowie prova a riprendere certe stranezze, riuscendo solo a portare pesantemente a terra una canzone che volava...

Martha Wainwright ne fa solo una deliziosa canzoncina pop...

ecco allora dove stava il genio di barrett: portare, senza cerebralismi, una sorta di sogno bizzarro, nel pop, soffiando nelle canzoni un gas leggero, capace di far volare le dissonanze e le stramberie...

"regalando alla vita e alla mente la giusta dose di amore e magia", parole del riccardo queste, che, se anche furono scritte pensando al suono floyd dei concerti, è proprio per quella ragazza che spunta dagli alberi che io le spenderei...

poi certo, magari il buon Syd ha fatto uno strano viaggio accompagnato da un topino luminoso...

ma questa è una storia che vi racconterò un'altra volta...

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