Poniamo che a breve vi arrivi un invito a partecipare ad un talk-show? 

Siete così sicuri di scampare alla domanda su quali siano i veri valori della vita? 

Ovviamente ognuno di voi avrà una personale opinione, ma di certo l'amicizia rientrerà in questa "classifica".

Un film  che può rappresentare questo valore in modo palese è senza dubbio il simpatico "Ci hai rotto papà".

Chi da ragazzino non ha visto questo film?

Penso pochi... ma certamente quei ragazzini che ridevano della avventure del gruppo degli "Intoccabili", a distanza di anni non potranno non conservarne un dolce ricordo.Perché "Ci hai rotto Papà" è un piccolo manifesto della gioventù più spensierata, che vive passioni e delusioni nel giro di qualche minuto, che si esalta per un rigore segnato in cortile o vive piccoli guai per una schiacciata finita sull'auto del vicino rancoroso. Tutto con quella sfrontatezza, con quel coraggio e quella meraviglia tipiche della gioventù che si affaccia alla vita

La graziosa commedia narra di un gruppetto di ragazzini, gli "Intoccabili" appunto, che abita nello stesso stabile ed ha l'obiettivo di scherzare in ogni modo i "grandi", visti come nemico comune da sconfiggere.

 La mente  è Marco che gestisce la sua combriccola in maniera poco democratica (le elezioni per il nuovo capo si terranno "l'anno del mai").

Poi ci sono Fabrizio "Karate Kid"; Paolo (latte) il figlio del portiere e Zibbo (caffè) suo migliore amico: i due vivono una bella amicizia che va oltre la ricchezza e la classe sociale.

Completano la banda i due fratelli, Andrea (un giovanissimo Elio Germano) e Carletto, e Stefania l'unica ragazza del gruppo che studia in un istituto di suore ed è costretta dal padre a seguire noiose lezioni di violino Le loro storie sono, più o meno, quelle dei ragazzini di quella età, ovviamente un po' estremizzate per amor di commedia

Il tutto pianificato nelle riunioni in un vecchio cinema e intervallato dall'inno cantato a squarciagola durante le biciclettate ("noi siamo gli intoccabili e voi c'avete rotto, voi vi chiamate grandi ma vi pisciate sotto").

I loro scherzi, uno più esilarante dell'altro, vanno dal mettere la colla sopra i water per beffare i turisti in sosta, fino ad incollare gli stivali del serioso colonnello che buca loro il pallone sospendendo così le partite in cortile.

E che nessuno provi a non comprare il motorino al fratellone di Paolo, perché un professore dell'Alabama University vi ha avvisato degli innumerevoli effetti nocivi della privazione dell'oggetto del desiderio nel ragazzo!

Non mancano neanche le imprese per nobili scopi, come il salvataggio della scimmietta del calzolaio destinata ad esperimenti e la trattazione tenera e semplice dei primi amori . Manco a dirlo Marco si innamora di una studentessa più grande di lui che tiene ripetizioni e per lei sacrifica le sue ottime votazioni in matematica, a voler testimoniare come a quella età per ottenere un qualcosa che si desidera si è disposti a tutto.

Sicuramente non è un film che scriverà la storia del cinema, ma di sicuro ha scritto quella di quei pomeriggi passati a divertirsi con gli amici e ad emulare (o tentare di farlo) i simpatici Intoccabili.

E la storia del cinema, non la si scrive solo con gli effetti speciali milionari o movimenti di cinepresa innovativi: la si scrive anche con film semplici ma che restano dentro.

Consigliato

1,2,3 Ciak!...SiBirba

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