Ai concerti di Frank Black (aka Black Francis) si può ancora incontrare qualcuno con una t-shirt nera slavata con su scritto "Death to the Pixies", epitaffio autoironico della band di Boston.
I Pixies sono stati la band più influente degli ultimi 15 anni; ricordiamo che Cobain a proposito di "Smells Like Teen Spirit" disse che i Nirvana volevano scrivere una canzone alla maniera dei Pixies e che era uscita "Teen Spirit".

I Pixies hanno "inventato" le canzoni piene di staccati, costruite sulla parte lenta, caratterizzata dal basso e la parte veloce, che esplode in un urlo catartico. Questa raccolta postuma è imperdibile per chiunque non abbia ancora in casa i dischi dei Pixies e, per chi come noi li ha tutti, ha valore soprattutto per il cd dal vivo allegato, che cattura l'energia assassina e isterica dei Pixies.
Dal vivo incredibile è "Where Is My Mind" col pubblico che urla il 'yuhuuuuuu' dell'introduzione. Noi siamo riusciti a sentirla dal vivo solo all'ultimo tour di Frank Black che del tutto legittimamente aveva finalmente deciso di risuonare le sue (di Frank Black) canzoni, e garantiamo che la versione sul cd live è molto vicina, da brividi.

Per il resto che dire... "Monkey Gone To Heaven": "If man is five, than the devil is six, and if the devil is six, then God is seven" come esempio dei testi ermetici/incomprensibili/cabalistici che hanno sempre caraterizzato il songwriting di Frank Black/Black Francis. E che dire delle copertine dei dischi, incomprensibili? Gli occhi di pecora su "Trompe Le monde"? Poi "Wave of Mutilation", "Debaser" con la citazione del cortometraggio 'Un Chien Andalou', "Dig for Fire", "Bone Machine", "Gigantic" cantata da Kim Deal (sui crediti Mrs John Murphy???) una delle canzoni più sexy mai scritte, "U-mass"... tutti capolavori.

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